Insigne-Kessié: stesso caso, professionalità diversa
Insigne-Kessié: stesso caso, professionalità diversa

Insigne-Kessié: stesso caso, professionalità diversa
Alla base di un rapporto stabile tra un calciatore e la squadra per cui gioca, oltre agli stimoli rientra anche una componente inevitabile: il contratto. Sentiamo parlare in continuazione, sopratutto a Napoli, di rinnovo.
Una parola tanto innocua quanto fondamentale. Che lo si voglia accettare o meno, i giocatori, in qualità di professionisti, guardano attentamente anche al loro business. Di stipendi spropositati nel mondo del calcio ne abbiamo visti tanti; tra i vari esempi vi sono quelli di Pellé, Giovinco, Hulk, Oscar e molti altri.
D’altro canto, però, esistono casi in cui alcune personalità percepiscono cifre nettamente inferiori rispetto a quelle che meriterebbero. Lorenzo Insigne ricade, ad honorem, in questa lista. Il capitano del Napoli ha il contratto in scadenza a Giugno 2022 ma, purtroppo, non ha ancora trovato un accordo con la società.
I numeri parlano di un ingaggio annuo pari a 3,5 milioni, dunque circa la metà rispetto a quello di Koulibaly, giocatore più pagato del Napoli. Lorenzo il magnifico, però, ha meritato sul campo un aumento: doppia cifra la stagione scorsa per gol e assist, vittoria dell’europeo e prestazioni decisive; senza dimenticare l’attaccamento alla maglia che ha contraddistinto le sue partite.
Sponda Milan, invece, c’è Kessié. Un giocatore che, da quando si è cominciato a parlare di rinnovo contrattuale, ha totalmente cambiato il suo approccio in campo. Il suo rendimento è stato assolutamente altalenante, così come la motivazione sul rettangolo di gioco: il tutto condizionato dal muro innalzato dalla società nei confronti della sua richiesta, quale quella di oltre sette milioni a stagione.
Entrambi i casi, ad oggi, sono rimasti irrisolti; la differenza, però, è notevole. Da un lato parliamo di un calciatore grato ai propri colori e che, nonostante un inspiegabile avvicinamento della società alle proprie richieste, continua a dare il massimo; dall’altro un giocatore interessato più all’aspetto economico che quello motivazionale. I rendimenti in campo dimostrano tutto ciò e, contro i dati statistici, non è sempre facile opporsi.
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