Rosario Central-Newell’s Old Boys, una rivalità forte quanto ‘sconosciuta’

O sei tifoso del Rosario Central, o sei tifoso del Newell’s, altrimenti non sei nessuno“. Questo il detto che gira per le strade della terza città argentina, che fa ben presagire la sentita rivalità che ci c’è tra le due compagini. Sì, perché a Rosario ci sono Solo due squadre, come ha fatto ben capire un episodio di violenza contro i tifosi del San Lorenzo de Almagro che cercano di fondare un club nel capoluogo dell’omonimo dipartimento: la sede è stata bruciata.

Il contrasto tra le due fazioni nasce nel 1930 circa, quando il Rosario Central, squadra del nord della città, si è rifiutato di disputare un’amichevole di beneficenza contro il Newell’s Old Boys, team più a sud. La partita sarebbe servita per raccogliere fondi che avrebbero permesso al paese più grande e popoloso della provincia di Santa Fe di migliorare le condizioni igieniche, dato che gli ospedali erano sempre più pieni di malati di lebbra, proventi soprattutto dalla periferia della città.

Foto: Instagram Newell’s Old Boys

Da quel momento in poi, i fan dei El Rojinegro iniziarono ad etichettare La Academia Rosarina ‘Canallas‘ (canaglie). I supporter gialloblu risposero definendo i rivali ‘Leprosos‘ (lebbrosi). Ancora oggi, entrambi i nomignoli, nonostante siano nati come dispregiativi, sono ancora usati come soprannome per i rispettivi team.

Per di più, da quel momento, il contrasto tra le due tifoserie è aumentato sempre di più, fino ad arrivare a delle contese non solo con magnifici cori e coreografie, ma anche con violenti contrasti fisici.Duelli che, però, non si sono manifestati solo nell’occasione del match tra le due compagini: nel 2013, in seguito a Lanus-Newell’s Old Boys finita 2-2, un tifoso del Rosario Central, riconosciuto perchè indossava la maglia del team in questione, ne ha uccisi due del NOB con un’arma da fuoco, un uomo di 34 ed uno di 39 anni. Per di più una donna e una bambina sono rimaste ferite. L’anno dopo un altro scontro altrettanto brutto, sta volta in occasione del Clasico Rosarino: il 19 ottobre 2014, durante la decima giornata del torneo di Apertura del campionato argentino, quando due fan del Rosario Central sono morti -uno, di 39 anni, sembra che abbia subito un colpo da un’arma da fuoco e l’altro, di 22 anni, sarebbe stato accoltellato- ed altri sei supporter sono rimasti feriti.

La gente di Rosario, però, vive di calcio e queste brutte vicende non possono e non devono oscurare la grande passione dei Veri tifosi.

Amore Vero mostrato il 10 dicembre 2017 dai presenti allo stadio Gigante de Arroyito, quando i sostenitori del Rosario Central hanno mostrato a tutto il Mondo una delle coreografie più belle e grandi (lunga 500 metri ed alta 40) mai viste, che il club ha commentato così: “#ElMasGrandeDelMundo | 📹 Guarda e divertiti! Festa d’effetto al ricevimento -nome con cui viene etichettato l’ingresso in campo delle due formazioni- del #ClasicoRosarino. Siamo malati, perdonaci…“. Il tutto è stato disegnato da 400 supporters e da artisti di strada.

Video: Twitter Rosario Central

Stessa vicinanza mostrata dai sostenitori del Newell’s, che durante ogni Derby di casa, all’Estadio Marcelo Bielsa, si ritrovano sugli spalti per il ‘Banderazo’: cantano cori, sventolano bandiere ed accendono fumogeni per festeggiare il momento.

Marcelo ‘El Loco’ Bielsa, uno che da calciatore e da allenatore ha scritto la storia tra le fila rossoblù, ha rilasciato un’intervista in cui ha lasciato intendere come si sentono i tifosi dopo aver vinto la stracittadina: “A Rosario la sconfitta non conosce pace. Sono capaci di venirti a trovare anche sotto il letto per prenderti per il culo”.

Insomma, una rivalità poco conosciuta, ma che meriterebbe almeno la rilevanza del Sùperclasico, sfida tra Boca Junior e River Plate, per quanto è sentita.

Alfonso Oliva

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