La storia di Messias: da corriere alla Champions League

La storia di Messias: da corriere alla Champions League

Junior Walter Messias ha lasciato il Crotone e nell’ultimo giorno di mercato è passato al Milan, team in cui potrà giocare la Champions League. Il brasiliano lo possiamo definire come ‘il Vardy della Serie A’, dato che le loro storie si somigliano poiché l’attaccante del Leicester City a 20 anni lavorava in una fabbrica di fibre di carbonio. Nel 2013 all’età di 22 anni, Messias faceva di mestiere il corriere con il compito di consegnare frigoriferi e giocava per lo Sport Warique iscritto ad un campionato uisp, (uno dei tornei di squadre non professionistici che -come scritto sul sito- è orientato a “lo sport per tutti” – “nessuno escluso“).

Foto: Instagram Junior Messias

L’odierno trequartista era venuto in Italia per giocare a calcio, ma non ci era riuscito a causa di problemi con il permesso di soggiorno e la famiglia a cui badare. Ma nel 2015 qualcosa è cambiato, infatti, Ezio Rossi, ex difensore oggi allenatore, lo ha visto giocare ed è riuscito a fargli firmare il contratto con il suo Casale, squadra del campionato piemontese-valdostano di eccellenza, che gli avrebbe corrisposto 1.500 euro al mese. In questo modo il classe ’91 non avrebbe più dovuto lavorare, ma poteva fare solamente ciò che amava: il calciatore. Il team della provincia di Alessandria con lui è poi riuscito a vincere il campionato di categoria. Il mister che lo ha scoperto ne ha poi parlato così:

In quel periodo non allenavo e andavo a dare una mano a una squadra di rifugiati politici, dell’associazione Survivors, del mio amico Roberto Arena. Andavo agli allenamenti ma difficilmente alle partite perché giocavano la sera in settimana. Un giorno però mi ha detto di andare a vedere una partita perché c’era anche un brasiliano, in una squadra di sudamericani, che non era male. Arrivato al campo ho notato subito il ragazzo che aveva grandi doti.

Sulla maglietta aveva scritto Junior, così a fine partita l’ho rincorso e gli ho detto: “Io ho giocato con un certo Junior(Leo, ex Torino e Pescara, in campo ai Mondiali ’82 e ’86 ndr.) che ha disputato un po’ di partite con la nazionale brasiliana”. Al momento però non lo convinsi: aveva un lavoro come fattorino, una famiglia da mantenere ed era deluso dal mondo del calcio che in passato gli aveva riservato brutte esperienze. Il primo incontro con Junior fu a marzo e a giugno il presidente del Casale mi convinse a tornare in panchina, in Eccellenza.

Provai subito a ingaggiarlo, così ci incontrammo di nuovo e questa volta riuscii a portarlo con me a giocare, anche perché misi alle strette la società per fargli un buon contratto e farlo firmare il prima possibile. In quell’occasione anche l’altro Junior ci diede una mano per il permesso di soggiorno“.

Foto: Instagram Junior Messias

Nel 2016 il calciatore di Belo Horizonte è passato poi al Chieri, formazione di Serie D, e poi da svincolato si è accasato al Gozzano nel dicembre 2017. Con il club novarese ha messo insieme 23 presenze e 5 gol, tanto basta per farsi notare dal Crotone in Serie B, che lo compra per 400.000 euro. L’esordio in cadetteria, però, non arriva subito poiché viene girato nuovamente in prestito al team lombardo con cui sta volta disputa la Serie C. L’anno seguente riesce finalmente ad imporsi nella squadra calabrese e risulta fondamentale nella promozione in Serie A, contribuendo al secondo posto dei suoi con 6 reti e 7 assist in 36 match.

A 29 anni Junior riesce ad esordire nel massimo campionato di calcio italiano ed è uno dei pochi a salvarsi nel disastroso Crotone di Giovanni Stroppa e poi di Serse Cosmi, che ha terminato il campionato penultimo a 23 punti, a -14 dal Torino quartultimo. Messias, però, è riuscito a distinguersi mostrando le sue doti sia da sottopunta, a supporto di Nwankwo Simy, sia da mezz’ala nel 3-5-1-1.

Le sue buone prestazioni hanno fatto sì che molte squadre si interessassero a lui: Napoli, Torino, Fiorentina, Sassuolo e Milan. Proprio quest’ultima è riuscita ad accaparrarselo per 2,6 milioni di euro di prestito oneroso fino a giugno 2022 e diritto di riscatto fissato a 5,4 + 1 di bonus.

Ora Walter avrà la possibilità di giocarsi le sue carte in una delle formazioni candidate a giocarsi il titolo in Serie A ed a disputare la Champions League: insomma un finale impensabile pochi anni fa.

Foto copertina: Twitter Milan

Alfonso Oliva

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