Scuffet: dall’etichetta di ‘nuovo Zoff’ al trasferimento all’Apoel Nicosia
Scuffet: dall’etichetta di ‘nuovo Zoff’ al trasferimento all’Apoel Nicosia
Lo scorso 30 agosto Simone Scuffet è stato ceduto dall’Udinese all’Apoel Nicosia a titolo definitivo per 300.000 euro, meno della metà del suo valore secondo Transfermarkt (800.000 euro).

Scuffet: dall’etichetta di ‘nuovo Zoff’ al trasferimento all’Apoel Nicosia
Declino clamoroso per la carriera del friulano pensando che a 17 anni, l’1 febbraio 2014 in Bologna-Udinese 0-2 valida per la 22a giornata di Serie A, mister Francesco Guidolin lo ha fatto esordire tra i professionisti e c’era già chi lo paragonava -esagerando- al grande Dino Zoff, ex portiere di Napoli e Juventus tra le altre, campione d’Europa nel 1968 e del Mondo nel 1982.
Addirittura nell’immediato mercato estivo, l’all’ora vice campioni d’Europa dell’Atletico Madrid hanno cercato in tutti i modi di portarlo in Spagna, si vociferava di un’offerta -a dir poco vantaggiosa per i bianconeri- da 9 milioni di euro più 2 di bonus per il suo cartellino più il 50% della futura rivendita in favore del team italiano ed all’estremo difensore un contratto da 900.000 euro a stagione per cinque anni più bonus a salire (un cospicuo aumento considerando che percepiva 50.000 euro). Sembrava che non mancasse niente al suo trasferimento, ma è saltato tutto.

Scuffet: dall’etichetta di ‘nuovo Zoff’ al trasferimento all’Apoel Nicosia
Pare che il calciatore avesse scelto, tra lo stupore generale, di rimanere nella sua città natia per finire gli studi, ma in un’intervista, qualche anno dopo, ha smentito tutto ed ha rivelato:
“Non è vero che dopo quei primi mesi di A ho detto no alla Spagna per finire le superiori. Io ho scelto di restare a Udine per l’ambiente, per i preparatori dei portieri. Volevo continuare a crescere lì.
Non ho rimpianti, sentivo che era la cosa giusta. E se lo sentivo è stato giusto fare così. Magari in futuro mi servirà più un anno in panchina a Udine che una stagione in Spagna. Chissà che avrei fatto lì.
La cosa più importante per me è giocare e sulla scuola sono andato alle serali, poi sono tornato nella mia classe. Tesina sulla tassazione sui diritti di immagine dei calciatori: 72 su 100″.
L’imminente stagione seguente al ‘no‘ ai Colchoneros probabilmente ha fatto capire al classe ’96 di aver fatto un grande sbaglio: ha disputato solo due partite con l’Udinese nel massimo campionato italiano, subendo 5 reti. Nella stagione successiva è stato quindi ceduto al Como, in Serie B, per giocare di più e ci è riuscito: mette insieme 35 presenze e disputa una buona annata, ma torna in Friuli. Qui continua a trovare spazio con il contagocce: 21 apparizioni tra l’annata 2016-17 e quella 2018-19.

Scuffet: dall’etichetta di ‘nuovo Zoff’ al trasferimento all’Apoel Nicosia
In seguito al deludente triennio, il 25enne lascia nuovamente il team che lo ha lanciato per trovare più spazio e si trasferisce al Kasimpasa, formazione di prima serie turca. Qui la situazione praticamente non cambia: 11 presenze e ritorno a fine prestito in bianconero, ma ancora solo di passaggio perché lo ingaggia lo Spezia, club di cadetteria, a titolo temporaneo. Finalmente gli viene concessa la fiducia che sperava e gioca in 36 occasioni, ma non basta per tornare a difendere i pali da titolare del club di Giampaolo Pozzo e gli viene data fiducia in una sola occasione nell’annata 2020-21.
Questo lo porta poi a lasciare definitivamente Udine per accasarsi all’Apoel Nicosia, team in cui, per ora, è titolare; questo gli può permettere di poter giocare con continuità e, magari, entrare nel giro nella nazionale italiana anche se nell’estate 2014, con ogni probabilità, oggi non pensava di trovarsi in questa situazione.
Poco dopo il trasferimento, Simone ha rilasciato delle dichiarazioni in merito che pensando al suo passato fanno riflettere: “Le alternative c’erano, non sono venuto qui perché è un ripiego. Anzi. Ho voluto l’APOEL con forza. Avevo bisogno di sentirmi considerato e voluto, è stato importante. Qui ci sono strutture di grande livello, c’è tutto per fare bene, in Italia si crede che se vai fuori, vai solo in guerra o a peggiorare”.
Foto copertina: Instagram Apoel Nicosia
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