Dani Olmo, il talento cristallino della Catalogna
Dani Olmo, il talento cristallino della Catalogna
Il calciatore, che sicuramente ha più impressionato nelle file spagnole nella gara contro l’Italia, si chiama Dani Olmo.
Nonostante il calcio di rigore sbagliato, il talento cristallino del Lipsia è stato uno dei pochi, presenti nella partita, ad esprimere qualità per tutti i 120 minuti. Ecco tutto quel che c’è da sapere sul classe 98’.
Daniel Olmo Carvajal, meglio conosciuto come Dani Olmo, è nato a Terrassa, un comune nei pressi di Barcellona, il 7 Maggio 1998.
Sin da bambino Dani si è messo in luce nei ruoli a lui più cari, esterno sinistro e trequartista, attirando le attenzioni di diversi club, su tutti il Barcellona.
La svolta
All’età di 16 anni, dopo diverse presenza con l’Under 16 spagnola e con i Blaugrana, decide di abbandonare la Spagna e trasferirsi alla Dinamo Zagabria in Croazia, ignorando i rischi del caso. In molti si chiesero il perché di questa clamorosa decisione, e lui senza giri di parole: “Sono qui perché mi è stato detto che avrei giocato. E a sedici anni si ha bisogno di giocare. La Dinamo è l’opzione migliore per il mio sviluppo calcistico. Qui hanno giocato giocatori come Modric, Halilovic, Mandzukic, Burke o Kovacic e ora sono in grandi club come Madrid, Barça o Atlético de Madrid. Qui posso migliorarmi in forza e resistenza. Ho scelto un campionato duro nel quale non si va tanto per il sottile, o quantomeno questo mi hanno riferito”.
Quest’azzardo si è rivelato positivo per la sua carriera, infatti proprio in Croazia, ha iniziato a giocare con continuità diventando un perno principale della squadra a partire dalla stagione 2017/2018.
Proprio sotto la guida di Nenad Bjelica, Dani Olmo ha trovato la sua maturità tecnico-tattica che lo ha contraddistinto nel corso degli anni, tentando tantissimi club Europei ad acquistarlo. Tanto che nel Gennaio del 2020, dopo che sembrava ad un passo dal Milan e poi dall’Atletico Madrid, il Lipsia del “mago” Rangnick lo ha prelevato per 22 milioni di euro.
Il passaggio al Lipsia
Bastarono due allenamenti al manager tedesco, all’epoca responsabile dello sport e dello sviluppo calcistico per la Red Bull, società proprietaria del Lipsia, per inquadrare il neoarrivato. Poche parole: “Ha talento, ma questo già lo sapete. Più del talento conta la testa però nel calcio. La sua è lineare. È pragmatico, sa quello che vuole, fa funzionare i neuroni sia in campo che fuori. Segue la linea che ha tracciato. Ed è una linea retta, se qualcosa si frappone tra lui e il suo obbiettivo lo abbatte”.
Con il club tedesco ha disputato sin ora 61 gare, segnando ben 12 reti e fornendo 12 assist.
Le difficoltà del caso
Il passaggio dalla Dinamo Zagabria al Lipsia non fu semplice: altro clima, campionato diverso e anche un’altra pressione visto che i Roten avevano il compito di far bene in qualunque competizione. Sotto la gestione Nagelsmann inizialmente incontrò vari problemi tra cui quello della concorrenza; nel 3-4-1-2, infatti, Olmo si trovò davanti Schick, Forsberg e Nkunku. I problemi che condizionarono il talento classe 1998 furono due: imparare la fase difensiva e adattarsi ai ritmi del campionato. Nel primo caso era fondamentale, nel sistema di gioco di Nagelsmann, che gli attaccanti aiutavano nel primo pressing per permettere alla squadra di recuperare palla vicino l’area di rigore avversaria. Il secondo aspetto, come abbiamo detto, riguarda i ritmi: in Bundesliga non si può giocare sotto ritmo se si vuole prevalere sull’avversario. Due caratteristiche che Olmo ha dovuto unire, con il tempo, ad un talento cristallino fuori dal comune per entrare in maniera definitiva nel gioco del Lipsia.
Una volta assimilata la modalità tecnico-tattica della squadra e del campionato tedesco, Dani Olmo è cresciuto molto dal punto di vista tecnico, affinando a se tutte le caratteristiche del vero trequartista. Infatti il tecnico tedesco lo ha inserito nel ruolo di COS, ovvero trequartista sinistro, con la possibilità di variare su tutto il fronte offensivo. Molto spesso la sua duttilità gli ha permesso di agire anche da seconda punta o da falso nuove, proprio come abbiamo visto nel match contro l’Italia durante la prima frazione di gara.
Attualmente secondo transfermarkt il suo valore è di circa 45 milioni di euro.
La gratitudine per la nazione che lo ha maturato
Dani Olmo ha provato a prendere la cittadinanza croata, grazie alle origini croate della madre, per poter giocare proprio con la nazionale della Croazia, ma dopo le prime convocazione da parte dell’Under 21 della Spagna scelse di vestire la maglia delle Furie Rosse.
Consacrazione
La vera consacrazione, il talento d’origine catalana, l’ha ottenuta con l’Europeo. Infatti in quasi ogni partita il classe 98 era per distacco il migliore della sua squadra, nonostante non abbia mai trovato la rete, fornendo però 3 assist. Come detto anche da Luis Enrique a più riprese: “Il jolly di questa nazionale è Dani Olmo”, “la qualità con cui tocca la palla è qualcosa di sopraffine”. Sia quando giocava dal primo minuto sia quando entrava a partita in corsa faceva la differenza, creando scompiglio nelle difese avversarie e spaccando le partite, così come avvenne nella gara contro la Croazia, dove il suo ingresso fu decisivo per vincere la partita, infatti furono due gli assist che forni prima a Morata e successivamente ad Oyarzabal.
Dopo quest’altra vetrina in cui si è esaltato e messo in mostra ad alti livelli, nonostante un mercato povero, sicuramente non mancheranno le pretendenti per aggiudicarselo. Questa volta la cifra da sborsare non sarà più di 22 milioni ma bensì il doppio se non il triplo.
Ernesto Minicone
Leggi anche
1 – Il mondo non si ferma ad Aurelio De Laurentiis
2 – The man of the Day: Kylian Mbappè
3 – Napoli…al femminile: due errori condannano le azzurre
4 – Copa Libertadores, la Copa del Fútbol
5 –The Best Moments of The Weekend
6 – I pronostici di Paroladeltifoso bet
7 – I calciatori mancati dal Napoli
8 – Calcio e cinema, binomio dello spettacolo
9 – ULTRAS HABITS: STONE ISLAND, IL CULTO
10 – Sulle note di Atalanta-Napoli
11 – I 5 pensieri post Napoli-Juventus
12 – Il meglio dei social di Napoli-Juventus
13 – Moment Wags – Ecco la sorella di Icardi
14- Napoli e non solo, tutti vogliono Italiano: ecco come potrebbe liberarsi dallo Spezia
15 – La costruzione dal basso, idea vera o moda?
16 – Barcellona-PSG: pass network e top combinazioni, il grafico
17 – Maradona: la sua auto sarà battuta all’asta
18 – Man of the Match di Napoli-Juventus
19 – Top e flop di Napoli-Juventus: Meret salva il risultato, Rrahmani insuperabile
20 – “Sti Gran Calci…” di Gianmaria Roberti
22 – La nostra rubrica fantacalcio: tutti i consigli partita per partita
23 – Neymar ha deciso di divorziare dalla Nike, scopriamo i motivi della scelta del brasiliano