Mazzarri: "Siamo in emergenza, ho una lista con tutti i problemi! Natan starà fermo un mese e mezzo" |

Mazzarri: “Siamo in emergenza, ho una lista con tutti i problemi! Natan starà fermo un mese e mezzo”

Walter Mazzarri, allenatore del Napoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara con il Monza. Ecco le sue parole:

Come sta la squadra e come pensa di risolvere l’emergenza sul campo?

“Prima di tutto, voglio ringraziare il pubblico che ci dà una mano in un momento difficile, so dello stadio pieno e li ringrazio già da ora. Per quanto riguarda il discorso tecnico-tattico, oggi faccio l’allenamento e vediamo. Dobbiamo fare una grande partita domani”.

Sul mercato:

“Non mi aspetto rivoluzioni, soprattutto a Gennaio. Sapete benissimo che io del mercato voglio che ne parli la società. Voglio dare una mano a questi giocatori a ritrovare la fiducia dell’anno scorso. Domani è una partita difficile, il Monza ha messo già in difficoltà la Lazio che gioca con un modulo simile al nostro. Penso solo alla gara di domani che sarà importantissima per tantissimi motivi”.

Come stanno Lindstrøm e Lobotka? Il danese quanto può dare al Napoli?

“Oggi è un allenamento importante per valutare le loro condizioni. Magari sono cose passeggere, ma per provare determinate cose in allenamento, se il ragazzo doveva recuperare non l’ho potuto provare. Siamo in emergenza, ho dovuto fare addirittura una lista”.

Come si affronta un periodo del genere?

“Lobotka è un titolarissimo da sempre, se sta bene gioca. Lindstrøm non ha i 90 minuti, se si riprende dovrò fare una staffetta: vedrò se metterlo dal primo minuto o a partita in corso. Ci sono 5 cambi ed in base a quanti saremo dovrò essere bravo a capire chi parte dall’inizio e chi deve essere sostituito”.

Sull’attacco:

“Se vogliamo tenere i 3 avanti, si può fare. Ci sono ragazzi che si allenano bene e che non hanno giocato. Poi dobbiamo pensare alle difficoltà che può metterci il Monza. Ripeto: ho visto la Lazio di Sarri contro di loro e ho cercato di studiare, in base alle mie risorse, cosa potrò fare”.

Chi giocherà al posto di Lobotka se mancherà?

“Ho una grande fiducia in Cajuste. È un ragazzo arrivato quest’anno ed ha tante qualità: sono sicuro che sarà importante per il Napoli. Penso partirà lui, poi se vedo qualcosa di sbagliato abbiamo Anguissa che è un giocatore esperto ormai. Quando fai un cambio importante, cerchi di trovare la soluzione più simile possibile. Con Anguissa e Zielinski ci sono meccanismi che non vorrei toccare”.

Ha già immaginato come strutturerà il lavoro a Gennaio?

“Natan ha un mese e mezzo di infortunio, me l’ha detto il dottore. Qualcosina sul mercato andrà considerato, ma non mi piace parlarne. Per noi il Monza è una tappa fondamentale che va superata al meglio, poi ci aggiorniamo perché per come siamo messi non si può ragionare a lungo termine. Ma ora, abbiamo bisogno che la squadra giochi bene e sia serena come prima e per farlo bisogna raggiungere un risultato importante”.

Sul lavoro svolto fino ad ora:

“Mi sento di Napoli e voglio dare una mano. Le partite che ho fatto le conoscevo, ma vederle per come sono andate avrei voluto fare più punti. E questo mi brucia perché a questo punto del campionato faceva comodo. Per come si sono svolte le partite, abbiamo meno punti di quelli che avremmo meritato”.

Si aspettava più maturità da Osimhen contro la Roma?

“In questi casi io tendo sempre a parlare dei giocatori. Questo ragazzo da quando è rientrato viene martoriato da mattina alla sera. In questo momento sentiva la responsabilità di dare il massimo e ci sta qualche nervosismo. Io tendo a scusarli, ma perché i giocatori vanno protetti e lui sarà importante per noi”.

I numeri al Maradona:

“Quando stiamo bene, imponiamo il gioco a tutti. L’unica cosa dove bisogna essere attenti è il possibile contropiede. Tante partite, la squadra era più corta e facciamo meno errori difensivi. Appena si fa un errore, subiamo gol. Dobbiamo fare un calcio che ci permetta di essere funzionali per il risultato e molte volte, quest’anno, non è stato così”.

Simeone e Raspadori?

“Per me sono due giocatori forti e che mi piacciono, ma farli giocare insieme è un grande cambio nel modulo. In panchina un attaccante c’è bisogno di averlo, soprattutto ora che siamo contati. Deciderò chi giocherà tra i due, ma uno sarà in campo e uno in panchina pronto ad entrare”.

Come sta lavorando per migliorare gli aspetti tattici azzurri?

“Noi nelle zone importanti ci arriviamo spesso, se guarda il possesso palla. Il problema è che siamo poco incisivi, arriviamo e non facciamo l’ultima cosa fatta bene. Io credo che, esempio, oggi vorrei fare 10 minuti di schemi d’attacco, ma se ne faccio troppi domani sono affaticati. Alcune cose se non le alleni vanno perse, puoi farlo in video ma non è la stessa cosa. Tante cose, come i contropiedi, sono migliorate, ora se ne prendono di meno. Ci vuole anche quel pizzico di fortuna dove l’episodio ti da ragione”.

Quanto sente sua questa squadra?

“Bella domanda. Io sono convinto e vedo che i ragazzi tendono a pensare come piace a me. Non sempre riusciamo a dimostrarlo, ma per ora quel fuoco dentro lo stiamo cercando. Politano, un ragazzo che da l’anima, ha avuto un momento di nervosismo perché voleva provare a vincerla. Il gesto di stizza lo dimostra. Per assurdo, vuol dire che il ragazzo con la testa c’è, anche se è stata una cosa negativa. La mia squadra in campo non deve mollare mai”.

Ultima su Demme:

“Ieri Demme, a proposito degli infortuni, ha avuto un problema al polpaccio”.

Foto: Twitter Napoli

Mario De Lucia

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