Hombre del partito – Di Ciro Morra
Domenica di Aprile, testa a giovedi per l’Europa League un po’ per tutti, ma per lui no. Per Dries Mertens ogni partita vale,ogni partita conta più di ogni altro match. Dries torna titolare dopo la panchina precauzionale con l’Empoli, in un San Paolo che chiede concentrazione e dignità per ogni partita, Dries più di tutti capisce e sente il momento , d’altronde da uno come lui che sente più di tutti la maglia azzurra è forse il minimo, ciò gli fa onore. Tralasciando l’aspetto morale è tempo di calcio giocato, è tempo di affrontare il Genoa per vincere e far slittare la festa scudetto dei non colorati. Ancelotti schiera le classiche due punte M&M e se il Polacco Milik non è cosi tanto in vena il folletto di Leuven è in vena e come. Una prestazione sontuosa la sua, bravo a fare il lavoro sporco accanto a Milik altrettanto nel venire incontro al portatore di palla per creare una soluzione di gioco. Dribbling , conclusioni e imprevedibilità è questa la partita di Dries.
Nei numeri e nell’analisi Dries vive una partita totale in tutte le fasi. Quando si tratta di ripiegare il suo contributo è sempre cruciale, 6 duelli intavolati e 4 vinti, ERCOLINO! Quando poi si tratta di andare in transizione offensiva Dries in impostazione è letale, chiama palle, cerca lo scambio nello stretto verticalizza sempre sono ben 9 i tentativi di verticalizzazione andati a segno uniti al 90% di passaggi riusciti su 42 realizzati, IN PALLA! Quando poi si entra nell’area di rigore i numeri diventano assurdi,dribbla sempre l’avversario e e calcia sempre nello specchio ben 4 le concluisone nella porta di Radu(versione fenomeno volante).
Quando Dries vede i colori del grifone genoano , si esalta è ispirato, lo scorso anno a Marassi due perle prima punizione chirurgica e poi stop di suola e botta sotto la traversa, questa volta la perla la regala al San Paolo e alla sua gente con una conclusione al fulmicotone che spiazza Radu e regala il momentaneo 1-0 azzurro. Bottino che poteva arricchirsi quando nella seconda frazione Ciro calcia a giro ma Radu in versione Garella si supera su di lui. Per il risultato un gol invano che porta solo 1 punto, per Dries un gol che vale la marcatura numero 104 con la maglia azzurra che gli permette di eguagliare Edinson Cavani e se solo la società lo ascoltasse non cedendolo, Dries il prossimo anno anche se con un ruolo più marginale puo mettere nel mirino Hamsik per la vetta dei top scorer azzurri. Un partita da bicchiere mezzo pieno per Dries, per il semplice fatto che per lui la cosa primaria è il Napoli e poi i suoi gol. Dries sente l’appartenenza alla città e capisce l’agonia dei tifosi che hanno voglia di riscatto. Dries napoletano e capo della paranza dei bambini azzurri…..che sognano di diventare come lui Hombre del Partido sotto i riflettori del San Paolo.
Ciro Morra