Cinque domande per Carlo Ancelotti (sperando che ci risponda)

Noi di ParoladelTifoso.it non amiamo criticare a prescindere. Qualsiasi riflessione è fatta in modo costruttivo e per il bene del Napoli. La stima che proviamo nei confronti del tecnico azzurro ci ha spinti a porgli le seguenti domande

Amiamo Napoli, siamo legati da un filo emotivo troppo forte sia alla città che alla squadra di calcio che la rappresenta. Proprio per questo, ogni qual volta scriviamo della maglia azzurra, facciamo fatica a restare obiettivi. Ma è questo il nostro dovere e proviamo a farlo ogni giorno. 

Le nostre critiche hanno un solo obiettivo: far emergere le criticità di società e squadra affinché si possano risolvere. La nostra aspirazione è avere un Napoli vincente e capace di diventare un top club in Europa. Proprio per questo abbiamo trovato paradossale la scelta del presidente Aurelio De Laurentiis di ingaggiare un allenatore come Carlo Ancelotti.

Così come abbiamo trovato ancora più strano il fatto che “Re Carlo” abbia accettato di sedersi sulla panchina azzurra. E proprio perché ammiriamo l’Ancelotti uomo e professionista, abbiamo ritenuto giusto porgli delle domande che con le dovute risposte chiariranno il futuro della SSC Napoli. Quest’ultima non è all’altezza di un tecnico come lui, perciò abbiamo posto delle argomentazioni di fondamentale importanza per la crescita del club.

– Ci sono progetti davvero concreti per investimenti in strutture sportive, come il centro di allenamento e lo stadio?

– Quali potrebbero essere le altre strade per aumentare il fatturato della SSC Napoli basato soltanto su plusvalenze, diritti tv e qualificazioni in Champions?

– Che fine ha fatto la famosa “scugnizzeria” tanto decantata dal presidente De Laurentiis e mai realizzata?

– Come far crescere una società a conduzione familiare e bisognosa di nuovi profili dall’elevato grado di competenza e professionalità?

– Sono previsti sviluppi in settori come quelli del marketing e della comunicazione per i quali il Napoli ha evidenti lacune?

Abbiamo il sospetto che questi interrogativi resteranno senza riposta. Ma crediamo che in un modo o nell’altro arriveranno al destinatario. Come si dice, la speranza è l’ultima a morire. In ogni caso ringraziamo a prescindere Ancelotti per la sua disponibilità. Siamo consapevoli del fatto che le sue riposte renderebbero grazia al Napoli, all’informazione libera, ai tifosi azzurri e alla sua splendida carriera di allenatore.

Andrea Aversa

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