Caro ADL, meglio essere “LOTA” o “Re Nudo”?

Bentrovati amici della Sfera Cubica. Dopo la sconfitta in Europa League, siamo andati online in via straordinaria con l’articolo “Ancelotti vinci solo tu” https://www.paroladeltifoso.it/ancelotti-vinci-solo-tu-il-nuovo-slogan-che-assolve-la-stagione-di-adl-e-del-napoli/ dove abbiamo delineato come Aurelio De Laurentiis quest’anno non è migliorato per nulla e chi invece ha vinto un premio è stato proprio Carletto, pagato a peso d’oro insieme ai suoi familiari. Nessuna polemica, sia chiaro, perché ad Ancelotti gli riconosciamo l’educazione con la stampa e la sua umiltà nel rispondere anche a domande spesso scomode. Cosa che in passato non accadeva per via di due allenatori scostumati, Mazzarri e Sarri, ed uno bugiardo fino al midollo, Benitez.

Ed è proprio mentre il reportage era online a disposizione dei nostri lettori, ecco che in rete girava un video di un tifoso che definisce vis a vis “Lota” il presidente del Napoli e lo invita ad “accattà e jucatur”. Dimostrazione del fatto che, tra lamentele varie sulla squadra, società e giocatori, Ancelotti è l’unico immune alle critiche dell’opinione pubblica. Chi invece ha vinto soldi, perdendo la stima del pubblico è proprio Aurelio De Laurentiis ed i suoi familiari.  Stadio sempre vuoto, o quasi, insulti in continuazione, claque che si dilegua quando il numero uno del Napoli passeggia per strada. Cosa non sarà piaciuto del Presidente del Napoli? Forse le aggressioni verbali e fisiche ai danni dei tifosi? Forse il fatto che dinanzi alle richieste di giocatori, ha risposto anteponendosi a tutti?

Sicuramente il suo carattere non è certamente caratterizzato da uno standing che dovrebbe contraddistinguere il titolare di una squadra di calcio della terza città d’Italia e di una nota casa di produzione e di distribuzione cinematografica arrivata alla quarta generazione se non erro, ma comunque è la terza sicuro.

Quello che il nostro presidente non capisce davvero, e noi lo invitiamo a riflettere, è che se qualcuno lo ha chiamato “Lota”, dall’alto della sua ignoranza, endemica in questa città, è perché forse nell’immaginario collettivo dei sostenitori azzurri lo è. E se lo è e perché prima è un “Re Nudo”. La storia la conoscete: C’era una volta un Re che non amava gli abiti che il sarto gli confezionava. Presi dalla disperazione, i suoi stretti collaboratori decisero di lasciarlo in mutande dicendogli che il suo abito invisibile sarebbe piaciuto a tutti, nonostante egli stesso riconoscesse di essere in mutande. E quando il Re uscì fuori in parata, tutti i sudditi gli risero appresso.

Ebbene. Dite la verità, ascoltando questa storia … non avete pensato all’attuale rapporto tra ADL e la tifoseria? E chi sono i consiglieri? Sono gli stessi che ogni giorno offendono o tolgono voce a chi invece la pensa in uno modo diverso. Lo chiamano Mainstream in politica, ed è lo stesso per il Calcio Napoli. State pensando a Carlo Alvino? Io dico, FERMI. Carlo Alvino è stato il primo ad intraprendere questa scelta di trasformare il giornalismo in tifoseria e solo per questo va rispettato. E’ il primo che c’è riuscito, il problema sono gli altri che lo copiano e anche male. Anzi sono vermi perché salgono e scendono dal carro dei vincitori rinnegando le loro teorie il giorno dopo che cambia il vento.

Parliamoci chiaramente, chi ha trattato male i tifosi del Napoli per anni sono gli stessi napoletani di successo che hanno abbracciato la fede nei confronti di ADL e non nella squadra e nella città. In cambio di che? Sicuramente di interviste esclusive e di accrediti stampa anche se non rappresentano realtà di spessore del panorama locale. Giusto così, non fraintendetemi, ma che questa concessione della società non si trasformi in un ricatto alla stampa. Molto spesso l’Ordine dei Giornalisti e l’USSI hanno avuto opinioni diverse in merito alla questione Napoli. L’Ordine è sempre stato più severo perché ovviamente non si occupa dello sport nella fattispecie, a differenza dell’USSI che quotidianamente cede ai ricatti del Napoli, protestando con dei comunicati che lasciano il tempo che trovano nel dimenticatoio della cronaca sindacale e sportiva.  

Gli stessi giornalisti che difendono ADL, si vestono di buoi dando del cornuto agli asini dei tifosi. Perché è vero che i tifosi sono molto spesso asini, ma se tutto ciò accade è perché in pochi, a differenza di questo portale, stanno dimostrando come si fa giornalismo senza avere fonti istituzionali che dettano la linea editoriale. La domanda che quindi è d’obbligo ed intercorre ai nostri colleghi succubi di questo sistema è semplice: noi giornalisti abbiamo la penna dalla nostra parte che ha il compito di scrivere per raccontare tutto quello che si vede nel bene e nel male. Come ci si sente a farsi dettare quello che si scrive da chi dovrebbe essere raccontato?

Ed ecco quindi che torniamo al Re, un re che va in giro nudo con consiglieri che lo incensano per un abito bello e sontuoso, ma che quando va per strada, si trova il primo scafesso gli rammenta che l’abito è una “lota” !

 

Caro Aurelio de Laurentiis, cambia sistema, e voi amici della sfera cubica, mi raccomando, occhi aperti !

Alla prossima…

Livio Varriale

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