Calcio Covid : il campionato è falsato in partenza. La crisi è inevitabile
Calcio Covid : il campionato è falsato in partenza. La crisi è inevitabile
Bentrovati amici della sfera cubica. Grande Napoli, grandissimo Napoli. Due successi da incorniciare ad inizio campionato e grandi aspettative per la stagione che verrà. Sapete che io tifo, ma a differenza vostra molte volte penso anche. Cosa penso questa volta? Che vincere con il 4231 contro Parma e Genoa era prevedibilissimo.
Non possiamo mica pensare che queste partite con squadre di livello inferiore, ad inizio campionato poi, siano determinanti in prospettiva per l’intera stagione? Non ho davvero altro da aggiungere se non che è necessario comprendere come la fase difensiva del team di Gattuso si comporterà contro le big e soprattutto quando la stanchezza ed i ritmi incessanti inizierà a giungere.
Altro aspetto determinante è che non si possono giudicare giocatori mai visti dalle prime partite, ma bisogna utilizzare quello che amo definire il metodo Varriale che consiste nell’attendere almeno 6 partite di campionato per comprendere come organicamente la squadra si muove e cresce.
Adesso però è giusto parlare di un argomento più delicato: Calcio e Covid. I tamponi del Genoa, sembrano essere stati inutili ed i giocatori del Napoli sono a rischio. Viene da riflettere sul fatto che, essendo infetti, i genoani non erano nelle condizioni fisiche giuste per poter disputare una gara. Come al solito, il Napoli si è trovato in un empasse medico abbastanza critico e di primo piano se consideriamo che lo stesso Virologo Bassetti ha descritto il match come la “waterloo dei tamponi”. Nulla da recriminare alla Lega Calcio, ma sarebbe giusto sospendere a questo punto il campionato per 2 giornate e garantire la quarantena ed il rispetto dello svolgimento congiunto delle gare.
Peccato che il calcio abbia dimostrato più volte di essere attaccato ai soldi come è giusto forse che sia, ma allora che senso ha appellarsi allo svolgimento corretto di un torneo dove la casualità incide come un roulette, dove non tutti gareggiano ad armi pari e dove vince sempre quello più forte grazie anche alle nuove regole sulle 5 sostituzioni dove vince la panchina più lunga e forbita che di certo non appartiene ad una neopromossa.
Anche qui, come nel basket, l’allenatore avrà più possibilità di essere determinante ed i preparatori atletici potranno gestire meglio i giocatori, ma siamo sicuri che sia questo il calcio che vogliamo? Siamo sicuri che desideriamo vedere un calcio a tutti costi diverso solo perché non c’è di meglio?
Ed è qui, amici, che dobbiamo aprire una seria riflessione. Oggi così come stanno le cose il calcio non è assolutamente attrattivo e si vede dal calo del dibattito in generale dove gli argomenti covid e cittadinanze facili prevalgono sui verdetti del campo.
Occhi aperti amici, alla prossima.
Livio Varriale
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