The Magic Moment of the Week. Di A.Treviglio
1)Nella sciagurata serata di sabato sera dell’Olimpico di Torino, l’incubo più grande, ha un nome.
Josip Ilicic su tutti, una stella che non smette più di brillare.
Nello 0-7 dell’Atalanta, oltre al risultato largo, ricorderemo non solo la prestazione eccellente dello sloveno, colmata da tripletta, ma con un gol di pregevole fattura.
Da 50 metri, direttamente da calcio di punizione, con il povero Sirigu sorpreso fuori dai pali.
Scelleratezza, sensibilità di calcio e precisione chirurgica.
Un arcobaleno, che non dimenticheremo facilmente.
2) Da Cittadella a Benevento.
Da Benevento a Cittadella.
15 gol in 22 partite l’anno scorso, con la maglia dei veneti.
Sabato invece, il più classico del gol degli ex.
Osannato anche dai suoi vecchi tifosi, per i numeri straordinari dello scorso campionato e per l’impegno profuso con la maglia granata, Gabriele Moncini entra al minuto 62’, sblocca e spiana la vittoria per le streghe.
Prima li saluta tutti, poi li fredda con un gol dei suoi con un colpo di testa sul secondo palo. Non esulta, ma è raggiante per questo suo primo gol in giallorosso, alla seconda presenza con il Benevento per il classe ‘96.
Vittoria finale per 1-2; 15 punti di vantaggio sulla seconda in classifica per i campani che sono già con un piede, in Serie A.
3)La luce dopo il buio.
Trascina, imposta il gioco e si fa trovare pronto anche quando c’è da difendere, con le unghie e con i denti.
All’occorrenza fa pure gol.
È un piacere per gli occhi aver visto giocare Lorenzo Insigne, contro la Juventus.
Se gli uomini di Gattuso battono la vecchia signora, gran parte del merito è anche del talento di Frattamaggiore che sembra essere rigenerato, libero mentalmente nella sua posizione naturale.
Merito del primo gol degli azzurri di Zielinski è anche suo; gran botta dalla distanza.
Il raddoppio invece arriva dai suoi piedi.
Al volo di destro, come fanno i veri numeri 10.
Lorenzo domenica sera, sei stato davvero magnifico …
4)Fa tutto Maxi Gomèz.
Nel match tra Valencia e Barcellona di Liga, l’attaccante uruguaiano è la croce e la e delizia per il Valencia.
Nel primo tempo si incarica della battuta del calcio di rigore (squalificato Parejo rigorista) e si fa ipnotizzare da Ter Stegen ma non si butta giù, prima colpisce una traversa e poi trova la stoccata vincente in avvio di secondo tempo, complice anche una deviazione di Jordi Alba. Nel finale, chiude il match con un destro a giro perfetto, dove nemmeno Ter Stegen stavolta può dirgli di no.
“Un gol e mezzo” per lui e giornata da incorniciare; non sempre accade contro il Barcellona.
Antonino Treviglio