RECAP 33° GIORNATA DI PREMIER LEAGUE: MOU BATTE DI MISURA ANCELOTTI

Quella di quest’ultimo week end è stata una giornata che, salvo lo scivolone del Manchester City per 1-0 sul campo di un Southampton che naviga in zone tranquille di classifica, ha visto trionfare tutte le big, con Chelsea, Liverpool e Arsenal che hanno sconfitto rispettivamente Watford, Aston Villa e Wolverhampton. Big match di giornata è stato il Monday night Tottenham – Everton.

Partita dai ritmi non troppo elevati che ha tradito in parte le aspettative della vigilia, con entrambe le squadre che hanno probabilmente patito un po’ di stanchezza dovuta al numero elevato di partite ravvicinate e al poco turnover messo solitamente in atto da entrambi gli allenatori. A spuntarla sono stati gli uomini dello “Special One” che hanno trionfato per 1-0 grazie ad un autogol rocambolesco del difensore centrale dei Toffees Michael Keane che devia, in maniera del tutto involontaria, alle spalle del proprio portiere un tiro del centrocampista argentino Giovani Lo Celso. Per il resto, poche le occasioni create da ambo le parti, con gli Spurs che si sono resi pericolosi in qualche occasione prevalentemente con il coreano Son, mentre sponda Everton da segnalare una singola occasione avuta da Richarlison, il quale dal limite dell’area ha spedito la palla pochi centimetri oltre il palo della porta difesa da Lloris.

Sono due gli episodi di questo match finiti sotto la lente d’ingrandimento. Il primo riguarda una rissa sfiorata al termine della prima frazione di gioco tra il portiere, e capitano del Tottenham Hugo Lloris e l’attaccante Heung Min Son, con quest’ultimo che è stato accusato di scarso impegno in fase difensiva. Nulla comunque di grave, con i due che al ritorno in campo per il secondo tempo si sono scambiati anche una pacca amichevole dinanzi alle telecamere. 

Il secondo, ed anche decisamente più divertente da rilevare, ha riguardato l’abbraccio tra Mourinho e Ancelotti, con lo Special One che già in conferenza stampa aveva dichiarato: “Adoro Carlo, infrangerò le regole per lui” in riferimento al protocollo che vieta strette di mano e abbracci. Insomma, ancora una volta Mou ha saputo ricordato a tutti perché viene definito lo “Special One”.

Salvatore Sabella

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