Psg-Bayern, due filosofie di calcio diverse a confronto

CALCIO – L’attesa è finita, tutto è pronto per il fischio di inizio in una delle notti più importanti per un giocatore, per un tifoso , per una società di club. Le due squadre che hanno ampiamente meritato questa finale, si affronteranno in una cornice tristemente vuota allo stadio Da Luz di Lisbona, da una parte l’esperienza e la tradizione tedesca dall’altra la prima volta dei parigini in una finale europea. Una sfida tra due filosofie e culture calcistiche completamente diverse.

DUE CULTURE DIVERSE 

Partita tutta da vivere tra Paris Saint-Germain e Bayern Munich, Francia e Germania, Parigi e Monaco. Due culture calcistiche diverse: da una parte la tradizione, il calcio tedesco , l’attaccamento alla propria storia e alla propria identità con il famoso motto “Mia san mia”(siamo quello che siamo). 

Un calcio super efficace e cinico. Una vera e propria istituzione europea, dagli anni 60 sono costantemente al vertice: 30 i campionati vinti in Germania e 5 tra Champions e Coppa dei Campioni. Tanti i calciatori storici che hanno aiutato il club a essere quello che è oggi, da Beckenbauer a Rummenigge passando per Hoeness, ma anche lo stesso “Brazzo” Salihamidžić. 

Dall’altra parte il PSG, con un calcio fantasioso, spettacolare e molto veloce. La squadra degli sceicchi e dei loro investimenti spesso a fondo perduto al limite del FairPlay finanziato, il simbolo del calcio moderno che dopo tanti anni è riuscita a raggiungere l’obbiettivo di una finale di Champions. Qatar Sport Investments e di Nasser Al-Khelaifi

Dal 2011 hanno speso circa 1,25 miliardi di euro per gli acquisti di mercato a fronte dei  450 milioni ricavati dalle cessioni. Dall’altro lato, invece, ci sono i 100 milioni spesi per i giocatori titolari della squadra bavarese. Acquisti mirati anche onerosi ma orientati verso giovani promesse. Una programmazione e gestione oculata che ha permesso ai tedeschi di avere un bilancio sempre in positivo anche per rispettare le rigorose regole della Bundesliga

CHI HA TUTTO DA PERDERE E CHI HA TUTTO DA GUADAGNARE 

Il paragone tra le due società dal punto di vista finanziario non regge minimamente. Questo però porta alla squadra di Parigi tante pressioni. Dopo anni di fallimenti in Champions la loro prima volta in finale è già una occasione che non può permettersi di sbagliare, dando dimostrazione che i soldi spesi non siano stati soltanto per affacciarsi al mondo delle grandi europee ma sedersi allo stesso tavolo. 

Ai tedeschi invece graverà solo il “peso” della finale. Il Bayern è una società solida fatta di giocatori esperti e vincenti. I tedeschi non hanno ulteriori pressioni e nient’altro da dimostrare se non il favore del pronostico.

LA “MULTINAZIONALITÀ” PARIGINA CONTRO IL NUCLEO TEDESCO 

I bavaresi possono contare su una forte presenza tedesca in campo, ben sei sono i titolari e molti degli  stranieri presenti avevano già avuto esperienze in Bundes. Basti pensare a Lewandowski strappato al Borussia Dortmund o Perisic ex-Wolfsburg. I parigini contano su una squadra “multinazionale” con più brasiliani che francesi. Tirando le somme solo uno dei due club è espressione della sua nazione ma in campo questo poco conta. 

I FENOMENI A CONFRONTO 

Il Paris farà affidamento sulla strabiliante velocità abbinata ad una tecnica sopraffina della coppia Franco-brasiliana Mbappé Neymar, attenzione anche a Di Maria che nella semifinale si è dimostrato un giocatore  che può ancora fare la differenza.

Un centrocampo fisico con Marquinhos che dovrà fare filtro nella mediana assorbendo gli attacchi di Perisic, Muller e Gnabry, i quali giocheranno alle spalle di uno degli attaccanti più forti in circolazione, Robert Lewandowski.

Duro sarà quindi anche il lavoro di Thiago Silva e compagni che dovranno riuscire ad arginare anche le incursioni dalla difesa  del velocissimo Devis che a sua volta dovrà svolgere anche un ottima fase difensiva come i suoi compagni di reparto chiamati a fermare i fenomeni parigini-

Resta però il dubbio su Boateng, uscito per infortunio muscolare in semifinale, ad ogni modo Niklas Süle o Javi Martínez stanno già studiando come fermare il super attacco del PSG. 

LE DUE TIFOSERIE 

Anche se la partita sarà a porte chiuse, l’amore dei tifosi non smettere mai di ardere nei loro cuori per le loro squadre. Proprio Parigi, la città dell’amore, ha dei tifosi più che innamorati con una storia molto complicata.

Gli ultras di Parigi infatti prima della chiusura degli stadi si sono dovuti battere per i loro diritti al grido di “Liberté pour les ultras” visto che il proprietario del club Nasser Al-Khelaifi non gradisce la loro presenza allo stadio e sta cercando di farli allontanare sempre di più.

Anche per questo i parigini hanno istaurato un grande rapporto di amicizia con le curve napoletane, questo è frutto di una verosimiglianza tra le due tifoserie.
I supporter francesi, infatti, si avvicinano molto a quelli italiani come ideali: riempiono la curva di casa, seguono le squadra in trasferta e accompagnano ogni partita con cori e tanta passione.

Da segnalare anche le numerose azioni di beneficenza, io più recente quello del gruppo “CUP Solidarité” che è stata creata 4 anni fa per dare una mano ai più bisognosi. Quest’anno durante il Coronavirus ogni giorno gli ultras parigini girano gli ospedali della regione per distribuire cibo e bevande al personale infermieristico. Stesso accade nelle caserme dei vigili del fuoco.

Dall’altro lato l’ideale Ultras Bavarese anche esso molto simile allo stile italiano. Schierano bandieroni all’ingresso in campo, stendardi di qualità ed i cori sono scanditi dal tamburo. La curva dei sostenitori del Bayern è nota anche per le tesi progressiste: molte le donazioni fatte ai rifugiati e molte le campagne contro razzismo e omosessualità . Nel 2015 la tifoseria ha donato 1 milione di euro per i rifugiati delle guerre siriane. “Ob in der Bayernkaserne oder sonst wo: Solidaritaet statt Ressentiment. Refugees welcome”. Lo striscione apparso in curva che conteneva l’esplicito invito, alla città e alla dirigenza del Bayern, ad accogliere con sollecitudine i rifugiati in fuga dalla guerra. Insomma due tifoserie attive fuori e dentro al campo che onorano l’ideale Ultras.

I PRECEDENTI TRA LE DUE SQUADRE 

Solo 8 sono stati i precedenti che hanno visto le due squadre affrontarsi, 5 le vittorie del Paris  mentre 3 le quelle del Bayern. L’ultima partita giocata tra le due però risale a 2 anni fa da allora sono cambiati allenatori e titolari tra le due squadre. 

Vedremo quindi  chi la spunterà: il gioco corale, cinico e concreto del Bayern Monaco o la fantasia, classe e velocità dei fenomeni del Paris Saint-Germain. Sintonizzate le lancette alle ore 21:00,  il campo ci darà il verdetto e noi ci godremo questa splendida finale. 

Valerio Petrosino

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