Mercato azzurro metafora della dimensione societaria creata da ADL
Il mercato invernale è in pieno corso d’opera e molte squadre italiane stanno ultimando varie trattative di diverso spessore. La differenza principale che intercorre tra le “big” italiane in questo momento è la mentalità, variabile di grande rilevanza, capace di incidere fortemente sul raggiungimento degli obbiettivi stagionali.
Squadre come la Juventus e, adesso anche l’Inter, hanno appreso pienamente questo concetto, operando sul mercato in maniera simile e con una visione lungimirante; i bianconeri grazie al loro fatturato annuo di 15,4 miliardi possono permettersi ad ogni sessione di acquistare top player (anche con una certa esperienza) con ingaggi esorbitanti, andando così a rafforzare sempre di più una rosa molto duttile e già comprovata, visti i risultati degli ultimi anni. L’Inter, invece, grazie al cambio di società, gode di un fatturato annuo pari a 4,9 miliardi ma, soprattutto, dispone di una dirigenza competente, nella quale spunta il nome di Marotta, il quale sta cercando di piazzare colpi non solo di prospettiva, ma anche operazioni per giocatori esperti come Olivier Giroud ed Arturo Vidal.
Il primo darebbe una mano ad un attacco già consolidato, mentre il secondo rafforzerebbe ancor di più un ottimo centrocampo.
Roma e Milan, nel frattempo, aspettano i cambi di proprietà ed i futuri investimenti. Il Napoli, invece, registra un fatturato annuo pari a circa 200 milioni, cifre nettamente inferiori rispetto a quelle degli altri club, non a caso anche in questa sessione di mercato sono stati acquistati Lobotka (25 anni) e Demme (28 anni) per cifre totali pari a 32 milioni, le quali, in relazione al mercato di oggi, si rilevano appropriate a club di mezza classifica come, ad esempio, la Fiorentina.
La società partenopea, avrebbe anche piazzato per settembre giocatori come Amrabat e Rrahmani, secondo un modo di operare simile a quello visto negli anni precedenti, ovvero, acquistando “buoni giocatori“, ma non top player, senza dimenticare le ormai certe cessioni di Mertens e Callejon e le probabili di Ruiz e Koulibaly.
In conclusione, la storia è sempre la stessa, gli azzurri dovranno tentare l’ennesima annata fortunosa, con giocatori di medio livello, cercando di realizzare plusvalenze (principale fonte del fatturato del Napoli), mentre squadre come Roma, Juventus, Milan ed Inter, investiranno ed attenderanno i meritati risultati.
Renato Oliviero