Magic moments of the week – Di Antonino Treviglio

1)Tre rigori parati e il titolo di “Man of the match”.

Battesimo con i fuochi d’artificio, per Peter Cech.

Non poteva esserci esordio migliore per l’ex portiere di Arsenal e Chelsea, che la settimana scorsa ha cambiato disciplina, ma senza togliere i guantoni.

Ha firmato, a sorpresa, un contratto con il Guildford Phoenix, seconda divisione della National Ice Hockey League.

Ed è stato subito protagonista nella vittoria della sua nuova squadra, contro gli Swindon Wildcats.

<<Era il mio sogno da bambino giocare ad Hockey, ora l’ho realizzato e nessuno me lo può togliere>>, ha dichiarato il portiere ceco a fine gara.

2)CR700!

Con il gol su rigore realizzato su rigore, nella gara valevole per le qualificazioni ad Euro 2020, in Ucraina-Portogallo, Cristiano Ronaldo, raggiunge quota 700 goal in carriera.

Sesto giocatore di tutti i tempi, a raggiungere questa cifra come professionista; massimo capocannoniere attivo nella storia del calcio. Ecco i suoi numeri:

Portogallo (95)

Sporting Lisbona (5)

Real Madrid (450)

Manchester United (118)

Juventus (32)

Leggenda vivente!

3) Liechtenstein-Italia 0-5; per le statistiche.

Roberto Mancini come Vittorio Pozzo . I dati dicono questo, a livello generale, senza addentrarsi in un discorso più largo. Sono infatti nove le gare consecutive vinte dall’Italia di Mancini, che ottiene l’ottavo successo di fila nelle qualificazioni all’Europeo 2020 (la partecipazione azzurra è aritmetica già dalla gara di qualche giorno fa contro la Grecia), più la vittoria di misura sugli USA in amichevole. Non accadeva dal 1939.

A punteggio pieno; girone dominato, non era scontato.

Questa nazionale ha un ampio margine di crescita, bisogna solo dare fiducia ai ragazzi di Mancini, che per entusiasmo ed identità di gioco hanno già vinto il proprio mondiale.

4)Giovedì 10 ottobre, nel match tra Iran-Cambogia abbiamo assistito ad una giornata “quasi” storica per il calcio iraniano, ma non per il risultato di 14-0.

Dopo 40 anni infatti, le donne sono tornate liberamente allo stadio.

A Teheran, per la prima volta nella storia dalla rivoluzione islamica del 1979, 3500 donne hanno potuto assistere dalla tribuna alla gara valevole per le qualificazioni ai mondiali del 2022.

Biglietti polverizzati in pochi minuti, ma la svolta non riguarda le squadre di club, dai cui incontri le donne sono ancora bandite: l’apertura del presidente Hassan Rohani è valida solo per le partite internazionali.

Il calcio è di tutti, con la speranza che anche in Iran, l’etica dello sport possa ritornare un concetto, a tutti gli effetti.

Antonino Treviglio

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