LA “CELTIC FANDOM”, VIAGGIO NEL TIFO BIANCOVERDE


Ci siamo addentrati nelle gradinate del calcio scozzese, tra curiosità e miti. Il calcio made in St.Andrew, prendendo in prestito la crux decussata raffigurata sulla bandiera scozzese, vive di passione e di attaccamento e se un anno fa abbiamo parlato dell’Old-Firm (https://www.paroladeltifoso.it/il-derby-per-eccellenza-celtic-glasgow-rangers-calcio-religione-e-politica-uniti-per-90-minuti/) e qualche settimana del tifo Rangers(https://www.paroladeltifoso.it/i-billy-boys-dalle-gang-di-strada-agli-spalti-di-ibrox-park/?doing_wp_cron=1588677971.6343019008636474609375). Stavolta è il turno di addentrarci nella “Celtic Fandom”, quella che è un po’ l’identità della Greater Glasgow e Lanarkshire.
Può sembrare strano ma in Scozia, i tifosi del Celtic non sono ben visti, a causa di “Coscienza sociale, classe e identità politica” , mentre nel Continente godono di grande stima. Proprio da questi tre concetti prima menzionati parte il nostro viaggio a tinte biancoverdi. Il Celtic viene tradizionalmente associato alla comunità cattolica di Glasgow, quella stessa comunità che è originaria dell’EIRE. Abbiamo citato il legame con l’Eire in virtù del fatto che al tramonto del 1800 ,quando il “Football” cominciava a divenire motivo di vanto per lo UK, tutte quelle squadre di immigrati irlandesi che rientravano nell’area della Greater Glasgow, confluirono tutte in quello che diverrà il Celtic F.C. Nonostante ormai sia passato ben più di un secolo dalla fondazione del Celtic, la cultura popolare che circonda il club resta una fondamentale manifestazione della mutua solidarietà e dell’identità tra gli scozzesi discendenti dalla classe operaia irlandese. Inoltre, è proprio questa cultura che rende il Celtic una squadra di calcio unica ed una vera istituzione sociale. È una particolare manifestazione di appartenenza irlandese all’interno della diaspora sparsa in tutto il mondo, e come ci si potrebbe aspettare da gente che ricava le proprie eredità e origini dalla storia irlandese, il tifo è caratterizzato da uno spirito anti-autoritario che spesso viene visto con ostilità in Scozia.

Se da un lato il Celtic è figlio dei legami con gli Irlandesi, dall’altro la religione è l’altro pezzo del puzzle biancoverde. Se il Rangers è la squadra protestante di Glasgow, il Celtic è stato da sempre la squadra di riferimento dei cattolici della seconda città scozzese. Una vera e propria provocazione se per un attimo ci accorgiamo che la Scozia è in gran parte Protestante. Ed è proprio nella zona della Greater Glasgow che l’Arcivescovo della città, tale Eyre , chiese ai responsabili delle chiese locali di mettere insieme una squadra di calcio che potesse disputare incontri per beneficenza sul modello di quello che già accadeva a Edimburgo. Della cosa si occupò padre Walfrid, un prete di origini irlandesi. Il nome, Celtic, la squadra lo ereditò proprio dalle origini “celtiche” di padre Walfrid.

Il tifo biancoverde però ha in se una forte natura politica e religiosa, il movente è prettamente legato alle origini dei tifosi del Celtic prima citate, vale a dire l’esser figlio di immigrati irlandesi, sinistroidi e cattolici. La Green Brigade sostiene regolarmente l’Irish Revolutionary Army (IRA) con le sue canzoni. Bobby Sands è stato onorato nel blocco 111 di Celtic Park. IRA e affini che furono vittime dello storico “Bloody Sunday” di cui anche gli U2 ne cantarono le vicende. In virtù dei legami con l’IRA, date un occhio alle maglie del Celtic e ai loro tifosi durante il mese di Novembre, nessuno indossa il noto “Poppey” celebrativo di tutti i caduti dell’esercito britannico, perché fu proprio quell’esercito britannico a sparare ai manifestanti irlandesi cattolici e vicini all’IRA. La Green Brigade non dimentica e aspramente contrasta quel potere britannico ancora forte e che ha sparato sulla libertà.
Se da un lato la Green Brigade in Scozia non gode della simpatia di nessuna o quasi altra compagine, in Europa i biancoverdi sono da sempre stimati e gemellati con tante realtà di gradinata. Da sempre in giro per l’Europa si sono contraddistinti per rigore e disciplina in tutte le trasferte, anche se le recenti partite con la Lazio hanno un po’ macchiato l’immagine Celtic per motivi espressamente politici ed è facile capire perché.
Il Celtic e la sua Green Brigade, immagine del popolo, depositario dell’identità degli Scozzesi filoirlandesi che si è imposta come una componente unica , atipica e relativamente unita nel contesto della società della Scozia occidentale.

Daniela Villani

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