Insigne e la Coppa Italia una vittoria più che azzurra

La gioia, la consacrazione da Capitano e il nuovo futuro in azzurro di Lorenzo Insigne dopo il trionfo di Roma
La vittoria di Roma ha un sapore diverso rispetto all’ ultimo trofeo e ad altri messi in bacheca dal Napoli.
Perchè ha un legame più forte tra la squadra che lo ha vinto sul campo e i tifosi che l’ hanno conquistato da casa, grazie a colui che ha alzato la Coppa Italia: Lorenzo Insigne. Il nostro Lorenzo Insigne.


Sì perchè vedere un nostro fratello azzurro, un figlio di questa terra essere il simbolo di una vittoria calcistica e sociale di Napoli fa tutto un altro effetto, è una magia particolare.
Lo scugnizzo di Frattamaggiore, che ha stretto e molto probabilmente continuerà a stringere la sua carriera intorno al club del proprio posto, ha rappresentato nella notte di Mercoledì ogni singolo ragazzo partenopeo, tifoso, aspirante calciatore napoletano del Napoli. Ha personificato il sogno di tutti i 1926 nel mondo: vincere con lo stemma azzurro al petto.
Insigne ci è riuscito. Dopo anni e anni nella SSC NAPOLI ha finalmente vinto da protagonista con la Maglia azzurra.
La sua gioia era palpabile a chilometri di distanza, i suoi occhi emozionati non erano quelli di un ventinovenne calciatore professionista del calcio italiano ed europeo, bensì quelli di un bambino che ha visto finalmente coronarsi ciò che si è sempre disegnato in mente durante la sua crescita sul rettangolo verde, ciò che aveva sempre immaginato tra sè e sè, in quella zona della mente dove prendono forma i desideri, i sogni.


Un traguardo che ha atteso con pazienza, affrontando le stagioni azzurre fin qui vissute con la sua personalità, che lo ha contraddistinto come ragazzo che non si è fatto influenzare dalle pressioni della sua esigente piazza. Ha sempre corso a testa accettando le critiche di una tifoseria che non gli ha perdonato le superficialità mostrate nei momenti per lui non positivi. Lo ha fatto sapendo che il tempo gli avrebbe dato ragione.
La fascia da capitano se la sta meritando perchè da quando la sta indossando è cresciuto a vista d’ occhio oltre il terreno di gioco. Ora è un Insigne che non disdegna più il confronto extra-campo con la sua gente: lo sta coltivando per rendere viscerale l’ amore con il suo popolo.
Le immagini della coppa alzata al cielo di Roma consacrano per il nostro capitano la sua maturazione da scugnizzo a veterano della squadra a cui i tifosi chiedono di non fermarsi, di vincere ancora e meglio. E queste aspirazioni sono tutte nella leadership, più che nei piedi, di Lorezo, a cui si affida ora il compito di rendere realtà le esigenze del suo popolo da troppo tempo affamato di trofei ed emozioni come quelle della scorsa notta, attraverso un lavoro da collante tra la sua gente e gli organi societari, che porti il Napoli, e di conseguenza Napoli, a essere una delle stelle pregiate del panorama calcistico italiano ed internazionale.
Il futuro prossimo del Napoli passa anche e deve passare soprattutto da Lorenzo Insigne, core e sta città… Marco Falco

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