Il film del Napoli di questo 2020

Ricordate il nastro che abbiamo ripreso più volte per guardare il passato? Perfetto, è arrivata l’ora di prenderlo, delineare i momenti chiave e gettarlo via nel cestino, come se non avesse più nulla in comune con noi.
Quella sera del 28 Maggio eravamo tutti pronti al cambiamento, via il vecchio e dentro il nuovo; c’era aria di rivoluzione, non quella dichiarata più volte dal Sig. Maurizio Sarri, bensì una vera e propria rifondazione della rosa. “Bang, Bang, Bang”, fu questo il frastuono provenire da casa Aurelio De Laurentiis incutendo in tutti un senso di preoccupazione.
E invece no, i colpi erano solo due finte pistole mimizzate dal presidente del Napoli e, indovinate un pò voi, Carlo Ancelotti: il leader calmo, l’allenatore delle coppe.


Ed io me lo ricordo l’entusiasmo del popolo partenopeo, ricordo anche le parole di un anziano sulla sessantina dopo avergli espresso i miei dubbi sulla squadra azzurra.
“Guagliò, staje tranquill’, chist’ann tenimm’ a Ancelotti”.

Tutto d’un tratto, i fazzoletti, usati per bagnarsi le lacrime provocate dall’addio di Sarri, divennero fogli su cui scrivere lettere per il nuovo tecnico.
Napoli ed il Napoli divennero più internazionali, molti big restarono in maglia azzurra ed in città anche “a marenn'” divenne “il sandwich”. Giusto per rendervi l’idea.
Il risultato fu uno dei peggiori: dopo un campionato e mezzo, ammutinamenti vari ed un’avventura disastrosa De Laurentiis salutò Ancelotti chiudendo (e sbattendo?) la porta.
Si, il ‘grandissimo’ allenatore, colui che aveva più trofei che anni aveva letteralmente fallito nella città 1926.


Un pò come l’attrice Halle Berry, vincitrice del Premio Oscar e sex simbol internazionale, che divenne protagonista del film ‘Catwoman‘.
Peccato che però il film fu un flop clamoroso e tutti si dimenticarono dell’attrice statunitense.
Napoli, tra la gioia di molti e la tristezza di pochi, salutò “Re Carlo” ed accolse, con diversi punti interrogativi, Gennaro Gattuso.


Questa scelta lasciò il popolo partenopeo con più di qualche dubbio ma bastò veramente poco per apprezzare l’allenatore calabrese. I risultati non arrivarono subito ma la sinfonia era diversa. Era finalmente tornato il magico 4-3-3 con i giocatori utilizzati nei propri ruoli.
Quella squadra, che circa un anno prima era quasi in zona retrocessione, il 17 Giugno riuscì addirittura a vincere contro la Juventus la Coppa Italia.
Di punto in bianco Ringhio si travestì da Forrest Gump, emarginato da tutti ma salvato dalla sua squadra e dall’amore verso il calcio.


Ecco, adesso avete presente quando state per finire quel film in cui avete tantissima fiducia per il finale?
Un pò come il Napoli quest’anno, la miglior squadra dell’era De Laurentiis ma che si ritrova a ben 9 punti dalla vetta; anche Martin Armstrong, nel “Teorema della Crisi“, credeva di essere in possesso di un modello finanziario a suo dire in grado di prevedere gli scenari economici ma venne arrestato e mantenuto a lungo in galera.

La verità è che in questo Napoli manca la personalità sul campo. Aurelio De Laurentiis ha scelto prima Ancelotti per il suo glorioso passato poi Gattuso per il carisma ma mai e sottolineo mai si è preso un giocatore che nei momenti di necessità si caricasse la squadra sulle spalle.

Per rendervi meglio l’idea basterebbe guardare il film “John Q“. Il figlio del protagonista viene colpito da una malattia ma la famiglia non ha soldi per poter salvare il bambino. Dopo aver venduto tutti i suoi beni, aver fatto raccolte fondi e preso in prestito denaro dagli amici John raggiunge la somma necessaria per tenere il figlio in ospedale ma scopre che questo viene comunque dimesso: il primario non riesce a consolare John che, travolto dalla disperazione, si procura una pistola e sequestra il personale e i pazienti del pronto soccorso.

La “pazzia” del protagonista sarebbe quella che dovrebbe avere ogni giocatore nei momenti di difficoltà: portare la sua squadra a vincere. Ecco, servirebbe proprio questo al Napoli.

Ora ci tocca fermarci ed attendere nuovi episodi, la carta del nastro è terminata e non ci resta che aspettare l’anno nuovo con speranza e gioia.
Primo momento chiave del nuovo film? 20 Gennaio, finale di Supercoppa Italiana.

Gennaro Del Vecchio

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