I PEGGIORI ACQUISTI AZZURRI PT.2

Torna dopo il grande successo della settimana scorsa la rubrica “I peggiori acquisti azzurri”.

Un momento di ritorno al passato, dove vi racconto i giocatori comprati dal Napoli, da cui ci si aspettavano grandi cose e che invece poi si sono rivelati degli autentici bidoni.

Oggi parliamo di Miguel Pérez Cuesta, detto Michu.

Il 17 luglio 2014 viene acquistato dal Napoli con la formula del prestito con diritto di riscatto. Era il secondo anno sulla panchina azzurra, di Rafa Benitez. Dopo gli acquisti di Mertens, Callejon, Higuain e Albiol dell’anno precedente, il tecnico spagnolo puntava ad un mix di giocatori esperti da comprare (come Mascherano, mai arrivato) e giovani su cui basare il Napoli del futuro. 

Il 19 agosto di quell’estate debutta in azzurro, durante l’andata del match valevole per i preliminari di Champions League, contro l’Athletic Bilbao (1-1), subentrando al 78º minuto al posto di Marek Hamsik. Il suo debutto rimane impresso negativamente nelle menti dei tifosi azzurri, per quel mancato tiro a porta spalancata che poteva valere la qualificazione in Europa.

 A causa dei problemi al ginocchio già avuti in passato, la sua ultima presenza in campo risale al 23 ottobre contro lo Young Boys, in Europa League, saltando quindi tutto il resto della stagione. 

La sua breve esperienza al Napoli si conclude con all’attivo sei presenze e zero gol. Nonostante avesse la fiducia del mister che lo voleva fortemente in organico.

A fine stagione fa ritorno allo Swansea City, visto il mancato riscatto dei partenopei. Rescinde lo stesso anno il contratto con gli Swans e per 15 mesi scompare dai radar del calcio europeo. Valutata e scartata l’ipotesi del ritiro per i troppi infortuni, firma un contratto con il Langreo, squadra di quarta serie spagnola. Allenata addirittura dal fratello. Nell’agosto 2016 ritorna al Real Oviedo, la squadra che l’ha lanciato nel calcio che conta, nella seconda serie spagnola, firmando un contratto annuale. Colleziona ben 27 presenze e un gol. 

Il calcio però non è solo talento, ma anche condizione fisica e mentale. Infatti, con l’ennesimo infortunio si ritira ufficialmente dal calcio giocato nell’agosto del 2017 a 31 anni.

Era arrivato a Napoli come sostituto di Higuain che all’occorrenza poteva essere anche utilizzato da trequartista viste le prestazioni altalenanti di Hamsik con Benitez. Non riuscirà non solo mai a incidere, ma anche a portarsi il fardello di quell’errore commesso al debutto in azzurro. 

Questa è la storia di un altro giocatore, acquistato dal club di De Laurentiis con l’obiettivo di farne una rivalutazione e conseguente plusvalenza, su un giocatore che non si era mai consacrato come bomber, neanche nel campionato inglese.

Al prossimo appuntamento con “i peggiori acquisti azzurri”.

Matteo Sorrentino

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