I 5 pensieri post Salisburgo-Napoli – di Tobia Cuozzo

 

 

Una notte magica in quel di Salisburgo terminata con la vittoria della fazione azzurra sulla temuta squadra austriaca. Il ciuccio che addomestica il toro e finisce il lavoro al minuto 73 con una rete di Lorenzo Insigne. Ecco i 5 pensieri riguardo il 2-3 di Salisburgo-Napoli.

 

 

Sempre più Ciro

 

Dries Mertens, da un paio di giorni conosciuto anche come il “marchettaro” per alcune dichiarazioni rilasciate da Aurelio De Laurentiis, con le due reti siglate nell’ultima serata di Champions ha scavalcato i 115 gol del D10S, Diego Armando Maradona, portandosi a -6 dal record di marcature (Hamsik 121 gol). La stagione è ancora lunga ma il mercato di gennaio è sempre più vicino. Ciro è la chiave di volta di questa squadra e, dopo una partita del genere, la priorità di rinnovare il contratto al calciatore belga è massima. Quanto farà male ai tifosi partenopei il suo addio?

 

 

Scontro tra titani

 

Holly contro Benji, Haaland contro Meret; una sfida incredibile capace di esaltare anche il pubblico neutrale. Due ragazzi dal talento cristallino che hanno incantato con le loro giocate da 8 in pagella. Meret ormai è un muro umano a cui, per affermarsi definitivamente, manca solo il debutto dal primo minuto in nazionale maggiore. L’austriaco invece, dopo aver fatto parlare di sé con le 9 reti siglate con l’U21 in un match contro la Norvegia, inizia a far gola ad importanti club del panorama europeo. Il giovane figlio d’arte è attualmente, a soli 20 anni, capocannoniere della Champions League e con i 21 gol in 13 partite, sembra non volersi fermare.

 

 

Kalidou: nostalgia di Albiol

 

Quest’anno il centrale senegalese che è da poco entrato a far parte dei 30 candidati al pallone d’oro, non riesce ad esprimere le qualità che hanno fatto di lui uno dei migliori difensori al mondo. Nella partita di Salisburgo ha sbagliato molto e uno dei due gol della squadra Red Bull è frutto di un liscio aereo che non ha permesso l’uscita del portiere, favorendo il giovane Haaland infallibile sotto porta. La mancanza del comandante si fa sentire e Koulibaly sta iniziando a capire che non basta più essere “solo” incontristi ma bisogna anche dirigere il proprio reparto alla perfezione.

 

 

Hirving Lozano o Edu Vargas?

 

Il classe ‘95 ex PSV Eindhoven, ancora una volta, stecca la partita e si candida al titolo di peggior giocatore azzurro del girone d’andata. Il messicano era approdato a Napoli come uno degli esterni più promettenti del panorama calcistico ed i 40 milioni spesi dal presidente De Laurentiis suscitarono scalpore nei tifosi partenopei. Ad oggi Hirving Lozano non ha rispettato le aspettative, anzi, a molti ricorda il vice “pallone d’oro sudamericano” Edu Vargas, che si presentò come il nuovo Lavezzi e, con prestazioni deludenti, a fine stagione, collezionò solo 19 presenze senza mai andare a segno. La speranza nel vedere il talento elogiato dai giornali brillare di luce propria, è ancora viva ma con Insigne, Mertens e Milik che continuano a segnare, i minuti concessi al messicano con performance di questo livello, diventeranno davvero pochi.

 

 

11 leoni in campo

 

In una partita al cardiopalma (forse la più bella della stagione fino ad ora), gli 11 in campo hanno dimostrato di avere una forza tale da sopprimere il toro rosso che, anche se tecnicamente inferiore al Napoli, non perdeva alla Red Bull Arena da 19 gare europee. La foto soprastante ha riempito di gioia il cuore degli appassionati di questa squadra e di questo sport. Un gruppo unito che contro le difficoltà e le mille critiche da parte della stampa e dei sostenitori, si sfoga con un abbraccio pieno di grinta ed emozione. Il Napoli c’è e si fa sentire. La sosta è servita a curare più il lato caratteriale che quello tecnico. Un match sudato, vinto grazie alle reti del più criticati da parte di Aurelio De Laurentiis. Una vittoria nella vittoria per un organico che, se torna ad essere così determinato in ogni partita, può ambire a grandi risultati.

 

Tobia Cuozzo

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