I 5 pensieri post Napoli-Spezia

Ieri al Maradona si è fatto quanto dovuto, vale a dire vincere e anche prendersi una piccola rivincita contro l’amaro Spezia. Passaggio del turno in Coppa Italia e accoppiamento con l’Atalanta, ripercorriamo così il match di ieri con i classici 5 pensieri.

Due tempi e due facce; è andata proprio così in 90 minuti due Napoli diversi. I primi 45″ hanno lasciato alla cronaca 4 reti ed un Napoli straripante, i secondi 45″ invece hanno visto un’involuzione con tanto di 2 gol subiti. Per alcuni una questione di modulo per altri una questione di approccio e se Gattuso lo urlava dalla panchina ” non prendiamo gol” un motivo ci sarà.

Chi recupera e chi no; le defezioni sono state tante, forse sono state davvero il nemico più difficile da sopportare per il Napoli. Ieri seconda presenza consecutiva per Osimhen e ancora un test per Mertens. Il belga lascia il campo con del ghiaccio sulla stessa caviglia ancora dolorante, il nigeriano invece non è ancora al top e si vede. Il recupero di Fabian dal Covid con il 4-3-3 all’orizzonte sarà oro colato ma i recuperi di tutti sono ancora lontani.

Subbuteo? No è il Napoli; ricollegandoci ai due tempi e alle due facce viste dal Napoli, potremmo parlare di una vera e propria difficoltà nella ricerca di identità tattica. Si fa fatica a giocare col 4-2-3-1 quando Bakayoko non dimostra condizione e costanza, si prova a essere più propositivi col 4-3-3 ma a quanto pare a questo Napoli tremano le gambe e nemmeno riesce a chiarirsi le idee e i pensieri su quale vestito indossare.

Lozano quota 100; non si tratta della misura previdenziale tanto chiacchierata bensì del 100esimo gol con la maglia dei club per il messicano. L’ultimo è arrivato proprio ieri valse il temporaneo 2-0 agli azzurri. Hirving corona un momento magico per lui, fatto di continuità e di crescita, l’unico che riesce a dribblare i problemi del momento azzurro, gioca quasi senza pensieri.

Rispetto per Gattuso; il mister magari avrà colpe nelle scelte fatte durante l’anno e questo lo ha ammesso anche lui. E’ necessario che dopo quanto detto dal mister ieri gli vadano portate le scuse dai tanti giornalai della piazza, si parla di dimissioni, di un allenatore addirittura raccomandato. Tutto questo è confluito nello sfogo di Gattuso che più di tutti ci ha messo faccia e veleno per tutti e si ha ancora il coraggio di sparare a zero. Il tecnico calabrese non deve essere il capro espiatorio di una situazione che nonostante la vittoria di ieri non deve essere messa in secondo piano.

Daniela Villani

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