I 5 PENSIERI POST NAPOLI-LAZIO
Con una bella vittoria sulla sorprendente Lazio di questa stagione, cala il sipario sul campionato del Napoli, il più difficile e sottotono da tanti anni a questa parte.
1- Si saluta con fiducia
Contro i laziali, gli azzurri di Gattuso offrono una prestazione propositiva e incoraggiante per essere l’ ultima partita di un’ annata turbolenta in tutti i sensi.
Fabian Ruiz ritrova finalmente il gol, in un post-lockdown non al 100% per lui. Può e deve dare ancora molto di più per essere il calciatore straordinario che è, ma la rete di ieri sera può sicuramente aiutarlo e dargli una maggiore spinta nel ritrovarsi completamente.
Mertens questa volta non firma il tabellino, ma come sempre gioca novanta e passa minuti di grande sostanza e sacrificio. Offre a Politano un assist al bacio al 93′. Una garanzia assoluta.
Insigne è in un momento di straordinaria condizione mentale. Trascina la squadra come il sommo comandante di un esercito che senza la sua guida sarebbe smarrito, e che nel caso di quello azzurro è fedele ed unito alle spalle del proprio capitano.
E poi…
2- IL GLADIATORE JOSÈ
E poi lui, in prima classe: Josè Maria Callejon.
Da valoroso gladiatore saluta inchinandosi alla terra che lo ha fatto uomo e depone la spada del suo talento calcistico di fronte a un’ arena vuota, ma che da fuori lo inneggiava come con pochissimi è avvenuto prima di lui.
Chi ama non dimentica.
E Napoli non dimenticherà mai e piange l’ addio ormai chiaro dello spagnolo di Motril.
Perchè Josè ha donato la sua carriera alla Maglia azzurra, rappresentandola, onorandola e difendendola come se fosse uno di noi partenopei, che ci faremmo uccidere per questa Fede.
La Città di Partenope si inginocchia e ringrazia eternamente questo Grande Uomo e Figlio suo.
3- Il Sovrano Immobile
C’ è anche un’ altra nota romantica nella serata del San Paolo.
Il sovrano Immobile.
Re Ciro, potremmo dire. Se non fosse che qui un Ciro già c’ è, ed è intoccabile.
La Lazio festeggia il suo bomber, e Napoli non può non gioire del grande traguardo di un ragazzo nato a pochi passi dal Vesuvio. Soprattutto se questo traguardo va a scomodare chi lo ha realizzato grazie alla Maglia azzurra e poi è scappato, tradendoci alla prima occasione buona.
Un ragazzo genuino e un professionista vero. Immobile si è sempre guadagnato tutto da sè e se oggi è il grande calciatore che è lo deve soltanto al suo lavoro e alla sua perseveranza, che ha sempre coltivato sin da giovane quando calcava i campi della Campania e che oggi lo sta ricambiando con queste forti soddisfazioni.
4- Lorenzo in lacrime, ma non è così grave.
Botta all’ osso e null’ altro per il Capitano. Questo è ciò che, a quanto pare per ora, probabilmente avrebbe costretto il 24 ad abbandonare il campo all’ 82′. Si può iniziare a scongiurare un qualcosa di preoccupante.
Insigne però ha temuto per il peggio sin da subito e le sue lacrime fanno onore, perchè sono state la prova definitiva di quanto il ragazzo tenga a non spezzare sul più bello il suo attuale momento di grande crescita con l’ azzurro addosso.
Lorenzo vuole imporsi sempre più e Barcellona è una tappa importante in tal senso.
Tuttavia, al momento non c’ è nulla di chiaro sulla sua presenza sul terreno del Camp Nou.
Napoli stringe forte le dita. Il Capitano è fondamentale, ma appare difficile.
5- Con il recente passato alle spalle, immaginando il futuro
E si è quindi concluso il campionato del Napoli. Turbolento, e non tanto per il Covid.
Dallo sprofondo con Ancelotti alla piccola embrionale rinascita con Gattuso.
La soddisfazione è solo quella nelle coppe, con l’ imbattibilità in Champions e il grande percorso vincente in Coppa Italia, ai danni di Lazio, Inter e Juventus.
Con Ringhio si sono viste buone cose e ci sono stati incoraggianti elementi di crescita che se verranno potenziati al massimo e affiancati da giusti rinforzi in rosa, potranno portare questo nuovo Napoli a creare una nuova era molto soddisfacente e piena di sorprese.
Marco Falco