Ennesimo Successo del Napoli, Ancelotti ha portato la Mentalità, Stagione Finita⁩

Cari amici della sfera cubica, siamo alla puntata speciale all’indomani dell’articolo della vergogna.

(https://www.paroladeltifoso.it/ennesima-vergogna-del-napoli-ancelotti-ha-fallito-ma-non-e-ancora-tutto-finito/)

Della vergogna perché poi?

Dai, facciamo il gioco delle parti. Ammetto di aver sbagliato forse due cose.

Quali?

Il titolo, che non rispecchiava il contenuto del testo, o almeno in parte, ed il fatto che il Napoli può ancora vincere lo scudetto a differenza del fatto che ho dato come veritiero il mio pronostico stagionale del 2-3 posto.

Detto ciò ringrazio tutti voi per le condivisioni che sono sicuro non sono state solamente di indignazione, ma anche di approvazione. Devo appurare purtroppo che molti hanno condiviso il post per via del titolo, magari indignandosi, perché è un problema oramai endemico della società digitale. Infatti al giorno d’oggi le persone non leggono, si soffermano sui titoli, ma il bello di questo portale è proprio questo: il pensiero libero ed è questo il motivo che mi ha portato a scrivere qui ogni sette giorni un articolo di approfondimento. Prima di proseguire nella lettura, abbiate la pazienza di leggere il mio primo articolo dove spiego la rubrica sfera cubica. (metti il link del primo articolo)

Andiamo avanti sui contenuti del pezzo che potrebbero sembrare confusionali perché “so di non sapere” scrivere. Prima di tutto, non ho mai sognato minimamente di fare il paragone tra Sarri e Ancelotti. Ancelotti è un grande e non ha bisogno della mia o vostra approvazione, ma c’è un dato di fatto che è incontrovertibile:

Il Napoli segna meno dell’anno scorso, ha preso più goal dell’anno precedente, ha preso più tiri in porta ed ha una percentuale di possesso palla minore. In campionato abbiamo 8 punti in meno della Juve e siamo anche quest’anno usciti dalla Champions al primo turno.

E’ vero, abbiamo una gestione della rosa migliore, ma questo è ancora tutto da vedere sia nelle condanne che nelle pontificazioni. Anche nella comunicazione Ancelotti, come ho sostenuto più volte, è superiore. Però non mi pare sia cambiato molto in questa squadra dal punto di vista della mentalità. A Udine potevamo fare un sorpasso e siamo venuti meno, a Firenze anche, contro il Liverpool siamo arrivati primi e siamo partiti da terzi e lo stesso allenatore che amo nel suo modo di trasmettere tranquillità quando si è seduto dinanzi ai giornalisti ha dichiarato:”Per come si sono messe le cose, se usciamo siamo coglioni”. Quindi converrete con me che è una vergogna perché di fatto siamo coglioni sempre secondo le parole del nostro Mr. E’ pur vero che siamo usciti a testa alta, concordo con le dichiarazioni di Carletto a fine gara, ma ciò non significa che non abbiamo perso una grandissima occasione per cambiare il processo storico delle “occasioni perse” a cui abbiamo assistito in questi anni.

Il nostro allenatore ha mentalità da vincente, ma può trasferirla ai senatori della squadra?

Un po’ come chiedere a un anziano di 60 anni di cambiare le sue abitudini di vita. Infatti, già leggete, sempre se non vi soffermate sui titoli, che molti siti tematici sulla società Sportiva Calcio Napoli, mettono in discussione la vecchia guardia perché restia ad approfondire il nuovo modo di giocare di un allenatore che stravolge una volta e per tutte le regole dei vari Benitez e Sarri. Alcuni invocano già il ricambio generazionale e non è finita la stagione.

Questo è un anno di transizione, ci è stato detto, ma è chiarissima una cosa: molti giocatori stanno stretti in questa nuova visione di gioco, di spogliatoio, e lo sanno anche loro.

Veniamo invece alla mentalità dei tifosi, quella su cui mi batto costantemente nella rubrica sfera cubica che ho il piacere di riempire settimanalmente su questo portale, io sono, anzi, siamo, tutta la redazione, lontani dalle logiche da papponisti e antipapponisti, gioco che non appartiene certamente al mio stile e nemmeno a quello di paroladeltifoso.it . E ve lo dice uno che chiama pubblicamente, anche in tv è capitato, il presidente De Laurentiis Pappone, ma solo perché gli vuole bene e lo fa in modo da scimmiottare chi non ha rispetto per un grande imprenditore. Tra l’altro, nel pezzo, da molti incriminato solo per il titolo ricordiamolo, ho preso atto degli innumerevoli riconoscimenti imprenditoriali che sulla bilancia risultano maggiori rispetto a quelli sportivi. Ed anche questo è un dato di fatto perché le coppe vanno nel palmares, mentre il rendimento sia costante sia positivo si ascrive al bilancio.

Veniamo invece alla questione spinosa della mentalità del Napoli: “La solidità della Juventus in campionato è stata messa in evidenza, il Napoli ha commesso il grave errore di festeggiare prima di aver superato la Juve, un errore che commettemmo anche noi ai miei tempi con la Roma: quando non sei abituato a vincere, purtroppo succede questo.”

Con tutto il rispetto per voi e per qualche mio collega, ma il mio riferimento etico, professionale e d’onore non sono certamente la pizza, il mandolino ed il Vesuvio. E nemmeno le notizie esclusive che copio da colleghi per poi venderle come mie. Per non parlare poi delle fake news create per screditare il lavoro da cui spesso si attinge in modo vampiresco e parassitario: degno di uomini di poco conto. Se però un Fabio Capello qualunque fa una dichiarazione del genere, osservata dall’esterno di una melma assuefante composta da copia e incolla e verità non dette per comodo, allora è qui che subentra anche lo spessore giornalistico di chi vi scrive e vi parla.

A proposito di antipatie e simpatie, io riporto spesso quelle che sono le impressioni della piazza, ma che vengono nascoste per chissà quale motivo da chi dovrebbe farne echo, snocciolando dati concreti e non fantasie: Mertens è quello meno interessato da questo discorso e anche Callejon, secondo me, ma per Hamsik ed Insigne, da quanto tempo si sente un brusio popolare che riguarda il loro modo di scomparire nei momenti importanti?

Quanto c’era di vero nella qualità tecnica di Reina descritta sontuosamente ogni giorno unitamente alla fede calcistica azzurra già dimenticata come da fatti riscontrabili in qualsiasi momento?

Capito perché parlo a voi tifosi, scrivendo,  ogni benedetta settimana?

Perché voglio semplicemente che impariate a leggere aldilà delle righe, e dei titoli soprattutto, e perché desidero farvi capire che spesso per molti di noi è più comodo uniformarsi alla massa che scrive in modo standardizzato, elogia e non critica, piuttosto che cercare di dare quella giusta mentalità nel matutrare un pensiero critico AUTONOMO al lettore.

Condivisibile o meno, ma certamente non stampato secondo quelle che sono le vere logiche di clickbaiting. Fateci caso, aprite tre fonti giornalistiche e vedete o meno se il 70% degli articoli sono simili.

Siamo alle botte finali e vi pongo a questo punto quattro domande in modo tale da chiarire una volta e per tutte il perché del titolo della vergogna:

Siamo usciti dalla Champions, Ancelotti ha detto che siamo coglioni per come si era messa la situazione, questo può essere considerato il primo fallimento stagionale?

Una squadra con la mentalità vincente festeggia senza aver conquistato un titolo definitivo?

E’ vero che il Napoli negli anni quando poteva fare il sorpasso non ha mai tenuto ben saldi i nervi portando a casa come risultato “la prossima volta”?

E’ vero che l’Europa League è un trofeo ancora alla nostra portata?

Ennesima vergogna del Napoli. Ancelotti ha fallito, ma non è ancora tutto finito.

Dopo dieci anni e più non credo di avere bisogno di lezioni, ma sono sempre ben accetti consigli e correzioni

Alla prossima amici…

E imparate a leggere gli articoli senza soffermarvi sui titoli sennò la palla sarà sempre una sfera, quando poi sappiamo oramai che è cubica 

Livio Varriale

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