Ennesima vergogna del Napoli. Ancelotti ha fallito, ma non è ancora tutto finito.
Salve amici della sfera cubica. Lo sapete che Ancelotti non ha portato “a’ mentalità” a Napoli? E’ una notizia di fatto all’indomani della sconfitta di Liverpool. Il nuovo mr. pluridecorato non ha migliorato Sarri, anzi, sta sgretolando gli insegnamenti del Maestro con il suo modo di vedere il calcio da vincente, facendoci perdere quello che una volta era il perfetto equilibrio tattico nonostante le vittorie provengano spesso dai cosiddetti fuoriprogramma.
Il problema di Ancelotti è che per l’ennesima volta ha perso la partita a centrocampo perché non ha gente con gli attributi, al di fuori di Allan, e soprattutto non ha un capitano con le palle. Lui forse è abituato ai campioni, ma Insigne non lo è, Mertens nemmeno e di certo è davvero ininfluente e becero offendere Milik dopo un errore sotto porta nato da uno stop che in pochi, forse nessuno in rosa, avrebbero potuto fare senza considerare il fatto che Reina non gioca più al Liverpool, ma c’è un portiere vero che risponde al nome di Allison.
A proposito, non ho letto sui giornali e siti del Napoli i mi piace messi a favore del Liverpool dell’ex portiere azzurro, ma questa è un’altra storia che ricalca la vergogna giornalistica degli ultimi anni.
Il Napoli a Liverpool è arrivato da primo ed è partito da terzo con l’unico risultato che doveva evitare: l’1-0. Uno scempio calcistico che non ha scusanti ed è pari alle sconfitte in campionato di Firenze ed Udine.
E non tollero giustificazioni dalla tifoseria questa volta, sarebbero indegne e frutto di una piazza provinciale che dimostra da anni di non capire che una cosa è sostenere e l’altra tifare.
Non voglio sentire scuse. Già ci aspettano quelle di De Laurentiis l’anno prossimo quando venderà Koulibaly e forse anche Hysaj (vuoi vedere che non gioca perché è stato realmente ceduto già da gennaio?) per investire sui vari Ruiz, Rog, Tricche e Ballacche. E chi lo sa se Ancelotti avrà ancora voglia di credere nel progetto Napoli, quello abituato negli anni a confrontarsi con “la Juve che ruba” , “il fatturato conta”, “il capitano è scarso, ma non si tocca”, “Cavani ci salverà”, “il presidente è un grande imprenditore” e soprattutto i vari “Reina è scarso, ma difende la città”.
Basta, c’è bisogno di una tifoseria matura, esigente, che sia ottimista, ma che dia sempre dimostrazione di saper criticare costruttivamente.
Pubblicamente il pronostico del sottoscritto a inizio campionato è stato:
· Napoli 2°-3° posto;
· Europa League unico obiettivo percorribile per vincere qualcosa di importante;
E purtroppo si è avverato, nonostante ritenga il modus con cui siamo usciti dalla Champions, solito, vergognoso e reiterato negli anni perché è un dato di fatto che ci è mancato sempre quel qualcosa in più per fare il salto, nonostante siamo allo stesso livello delle nostre avversarie.
Il nostro livello di supporters non è assolutamente pari a quello dei tifosi della Juve, camorra mafia e Ndrangheta a parte. Mai dimenticherò come abbiamo reagito alle sconfitte del Napoli, quelle decisive, e mai dimenticherò invece come ho stimato quell’incontro tra tifosi e calciatori bianconeri dopo la sconfitta subita in casa contro quel Napoli che invece, per la stessa partita, ha visto i suoi ultrà festeggiare una battaglia come se avessero già vinto la guerra.
Quindi adesso inizia il campionato da me sperato sin dall’inizio di stagione dove Ancelotti dovrà dimostrare che quel qualcosa di importante non è la Coppa Italia, ma una competizione europea che ci porti in alto nel calcio che conta dopo anni di riconoscimenti imprenditoriali e quasi mai sportivi.
Ed è qui che il tifoso che è in me ha ottimismo e lo profonde a tutti voi, ma attenzione alla sfera … cubica.
Livio Varriale