“Difendo la città”, e il Napoli non subisce più gol (e cori razzisti)
La squadra di Ancelotti ha il miglior secondo attacco e la seconda miglior difesa del campionato. Ma non solo numeri, l’allenatore azzurro ha sempre difeso i napoletani e la città. Vedi il “caso-razzismo” sugli stadi
Tante le polemiche delle ultime settimane che hanno accompagnato il Napoli. Innanzitutto quella relativa stadio vuoto che potrebbe riempirsi di nuovo, in occasione delle prossime sfide contro la Juventus e il Salisburgo in Europa League.
Un segnale che ha dimostrato due aspetti: il primo è che la rivalità con in bianconeri riempirà ancora una volta gli spalti (anche se, nonostante tutte le attenuanti, sarebbe bello vedere il San Paolo sempre carico dimostrare le sue perplessità nei confronti della società). Il secondo ha riguardato il vero obiettivo stagionale. L’unico trofeo che il Napoli può vincere è proprio quella coppa che un tempo si chiamava UEFA e questo ha riacceso l’entusiasmo dei tifosi.
Tuttavia, per aprire e chiudere la parentesi, non si può che evidenziare un aspetto: nelle giornate in cui si sta discutendo sulla discriminazione nei confronti dei tifosi partenopei in occasione della gara casalinga contro la Vecchia Signora, è giusto dar merito alle curve di essere state il settore sempre pieno.
Detto questo, il titolo dell’articolo ha rubato un motto utilizzato molto spesso dal sindaco Luigi De Magistris e dalla sua amministrazione per futili scopi di propaganda politica. Infatti, basta passeggiare per Napoli ed essere attenti osservatori, per capire quanto queste parole non siano mai diventate concrete rispetto ai cittadini napoletani e alle loro esigenze.
Ma non possono riguardare neanche la dirigenza azzurra e in particolare il presidente Aurelio De Laurentiis che difficilmente abbiamo visto schierarsi nei confronti del popolo napoletano. Anzi, spesso e volentieri, si è divertito a provocarlo e schernirlo. Allora, ecco che voglio dedicare la frase “Difendo la città” a Carlo Ancelotti.
L’allenatore del Napoli ha meritato questo riconoscimento sia a livello teorico che pratico. Nel primo caso, Ancelotti si è sempre speso – “politicamente” – per i napoletani, tifosi e cittadini. Emblematico il triste e sgradevole caso dei cori razzisti urlati dagli stadi di mezza Italia contro il popolo partenopeo.
Nel secondo caso, invece, Ancelotti ha saputo creare un meccanismo di gioco (che ha vantato la solida base costruita da Maurizio Sarri) per il quale il Napoli ha macinato molte occasioni da gol (sprecandone purtroppo altrettante), subendone pochi.
Ad oggi, dopo che gli attaccanti si sono sbloccati a Parma (ma lo avevano già fatto in Europa contro lo Zurigo), il Napoli non sta subendo gol da 7 partite (coppe escluse). La squadra partenopea ha il miglior attacco e la miglior difesa, ahimè, dopo la Juventus.
Un motivo in più, oltre a quelli di sempre, per battere i bianconeri domenica prossima. Una bella soddisfazione, per la squadra, per Ancelotti e per lo stadio pieno. Che magari non si svuoterà più.
Andrea Aversa