Carletto ‘cca nisciuno è fesso
In questo film di inizio campionato il protagonista è il tifoso medio napoletano e da salvare c’è quasi più della vita: l’orgoglio di ciò che si è stati, la faccia e la pelle in una stagione che è appena ai titoli di testa ma di cui sembra già chiaro il finale. E l’assassino? Quello oggi ha il volto e il sopracciglio all’insù di Carlo Ancelotti.
Si perdonerà questo assolutismo, di certo l’allenatore di Reggiolo – qualsiasi sarà la conclusione per il Napoli di quest’anno – non meriterà la pena più dura ma è impossibile non rilevare quanto l’atteggiamento tenuto da parte sua dentro e fuori dal campo sia una sorta di pugnale che spacca in due e mette a dura prova una moltitudine di elementi: le dinamiche del gioco dei suoi ragazzi, la tifoseria e qualche cuore ancora nostalgico dei tempi ormai lontanissimi che corrono come dispositive, dei dejà-vu in bianconero in quel di Torino.
Lui in ritiro ha preso in giro i tifosi con dei proclami assurdi:”Quest’anno ho preso il mirino per lo scudetto, sono stanco di arrivare secondo posto, dobbiamo vincere”
Ebbene dopo uno scialbo inizio di campionato che vede gli azzurri già lontani sei punti dalla vetta, addirittura sopravanzati pure dalla pugnace Atalanta, il tecnico azzurro ancora millanta di avere le chanches di vincere lo scudetto. Eppure i tifosi stanno vedendo collettivamente che questa squadra non ha nulla di club pronto a vincere subito. Un team senza mordente, passivo e soprattutto senza una identità tattica. Ma lui è ottimista, vede sempre il bicchiere mezzo pieno, ma i tifosi azzurri non hanno l’anello al naso, il calcio lo capiscono e se le cose procederanno in questa insulsa modalità, il patibolo aspetterà il tecnico di Reggiolo. Si dia una mossa e subito!
Luigi Giordano