Aurelio come Hitler: via l’antirazzista Koulibaly, Cinesi marchettari e Giornalisti “pezzi di me**a”… e pure gay

Bentrovati amici della Sfera Cubica, nelle puntate precedenti vi ho invitato a stringervi intorno al Napoli perché la situazione non è delle migliori. Bene, abbiamo avuto la dimostrazione in una settimana che le cose stanno così male che ADL ha dovuto sborsare 4,4 milioni di euro per mettere a posto il sospeso “stadio” e firmare la nuova convenzione a prezzo, secondo il mio parere, molto agevolato. E nel giorno in cui si è staccato l’assegno e messa in calce la firma del nuovo contratto con il Comune di Napoli, sono arrivate bordate su tutti i fronti, compresa una bella soddisfazione per questa rubrica. Adl difende Ancelotti, che cerca di risolvere il caso Insigne con Raiola presente all’incontro. Possiamo dire che “ve l’avevamo detto”.

Ecco qui che, tampinato dai giornalisti, ha dato un’altra conferma alla nostra rubrica: Koulibaly da vendere sia perché vale, adesso soprattutto che è riuscito ad infilarlo tra i 30 del pallone d’oro, sia perché ha compreso la poca voglia del senegalese di giocare quest’anno per dedicarsi alla politica ed alla costruzione di una immagine internazionale, che prende spunto dalla comunicazione del noto Thuram di diversi anni fa.

Mertens e Callejon, “possono andare in Cina a fare marchette e vita di merda”, ma alla fine si tradisce mostrando la sua debolezza “di non poter fare sacrifici inutili”.

“Vorrei Ancelotti a vita”, come per Sarri e Benitez direi, ma il nocciolo della questione pare che sia proprio questo. Difendere Ancelotti, perché non è detto che il mr. voglia restare un altro anno qui e rumors dicono che vorrebbe portare via quanto prima Davide ed il suo staff.

E poi c’è la chicca presidenziale sull’ambiente napoletano “ composto da pezzi di merda che distruggono la napoletanità”. Anche qui ADL rinnega il suo passato fatto di Napoletani provinciali, che vogliono vincere a tutti i costi, ma che alla fine devono comprendere la dimensione economica non solo del suo presidente, ma anche del contesto in cui vivono.  

Come la giri e rigiri, dai suoi discorsi si evince sempre che Napoli è una “merda” e lui è “un pezzente”. Ed è per questo che ho sempre avuto ammirazione di un presidente che ha fatto tanto partendo da zero, che non avrebbe mai potuto comprare una squadra in corsa, e che comunque ha fatto molto per sé ed il giusto per gli altri, vendendoselo come oro.

Quello che però non condivido è che se essere napoletano fino a ieri significava essere provinciale, oggi chi chiede di più dalla terza rosa di valore del campionato, allenata da un allenatore pluridecorato vendutoci come il nostro Ronaldo, è un pezzo di merda che distrugge la napoletanità.

Ed io rido, perché nel mondo Napoli è apprezzata per le sue contraddizioni e non poteva che avere un presidente così … contraddittorio.

Ovviamente il titolo di questo articolo, rispecchia la situazione attuale, con sana ironia e comprensione del momento negativo che affligge la società. Per questo vi invito, nuovamente, a stringervi intorno alla squadra. Ne ha bisogno, ma occhi sempre aperti amici, alla prossima!

Livio Varriale

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