Apocalisse Napoli: Giocatori traditi, ambizioni spente e un Ringhio che potrebbe salvarci.

Bentrovati amici della Sfera Cubica. E’ apocalisse Napoli. Sì, stiamo attraversando un brutto periodo dove il cambio di allenatore non ha portato dissapori nell’ambiente nemmeno dopo l’uscita di scena di Ancelotti.

Gli errori sono tutti del Presidente che non ha saputo smantellare in tempo una sqaudra senza stimoli nel dopo Sarri. Sì adl non ha avuto il coraggio di affidare la squadra ad Ancelotti senza, e lo dico con grande convinzione, Koulibaly, Insigne, Callejon, Mrtens, Allan.

Sono uscito pazzo? No, assolutamente, al massimo capisco di calcio perché ho vissuto sulla mia pelle cosa significhi avere a che fare con gli ambienti calcistici e quando girano voci strane sullo spogliatoio, bisogna subito intervenire senza che le voci fuoriescano in una città nota nel diffondere voci anche scomode.

Si, perché aldilà delle beghe di spogliatoio, si mormora che qualcuno abbia frequentato la casa di alcuni giocatori, che l’esclusiva di Auriemma sulla banca forse non si riferiva a scoop di mercato, bensì a un terremoto pronto ad investire il Napoli.

Signori c’è poco da stare Allegri e il maiuscolo fa riferimento al fatto che visti gli acquisti in essere, il Napoli non avrà mai Max come allenatore. E Gattuso?

Gattuso ve l’ho sempre descritto come un Sarri senza tattica. Il Napoli prende troppi goal in contropiede, specchio di un centrocampo davvero inesistente e di una difesa non troppo rodata dove Koulibaly chissà se rientrerà oppure il 31 sarà andato via con le valigie in una squadra che merita il difensore più forte del mondo, o meglio l’ex.

Questo non vuol dire che Gattuso sia una persona negativa, anzi, RINGHIO va sostenuto fino all’ultimo perché se si trova in un contesto dove sembra essere passata la signora macumba in questione non è certamente colpa sua.

Se Adl aveva promesso l’anno di transizione con Ancelotti per poi voltare pagina, adesso è imploso nei suoi ragionamenti da commerciante che gli garantiscono tot milioni di incassi all’anno, circa 25, solo ed esclusivamente con la stessa baracca da 6 anni almeno. La ristrutturazione andava fatta prima, i prodotti non sono più spendibili come un tempo ed è giusto tirare le somme di un fallimento che paradossalmente potrebbe convenire anche con i 20 milioni di retrocessione in B.

E’ un eufemismo ovviamente, così come quando qualcuno mi ha detto “dobbiamo fare attenzione a non retrocedere” l’ho preso per pazzo. Sicuro non sarà così, ma certamente la storia insegna che casi del genere possono esistere.

Stagione fallimentare, sempre le stesse dinamiche e una sqaudra senza voglia e progettualità. E se la B sia l’unica strada per i big di divincolarsi dai contratti blindati di ADL?

Ah, saperlo… alla prossima amici ed occhi aperti, ma con qualche lacrimuccia stavolta.

Livio Varriale

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