Walter Mazzarri: the new (old) era from Napoli
Sono passati ben dieci anni dall’ultima volta che Walter Mazzarri si è seduto sulla panchina del Napoli. Adesso, il tecnico toscano è tornato alla guida di una squadra che forse ha perso la sua identità, ma prima di questo, riavvolgiamo il nastro dell’esperienza azzurra di Mazzarri.
Non tutti sanno che Walter Mazzarri è stato il vice preparatore dei portieri nella stagione 1998/99 e dieci anni dopo, il 6 ottobre 2009 è stato ingaggiato da Aurelio De Laurentiis come allenatore in prima per sostituire Roberto Donadoni. Il ciclo di Mazzarri viene ricordato come uno dei più avvincenti e storici del Napoli: la qualificazione alla Champions League, i quarti di finale sfiorati per un soffio, il trionfo della Coppa Italia e numerose partite indimenticabili.
Il suo stile di gioco è sempre stato aggressivo ed improntato al contropiede, con un unico motto: mai mollare! Il 3-5-2 di quei tempi, che diventava un 3-4-2-1 a partita in corso, aveva nel tridente Hamsik-Cavani-Lavezzi un attacco stratosferico (104 goal in tre anni per il Matador) che a suon di goal ha incantato mezza Europa, chiedere al Chelsea. Anche questo Napoli non scherza in fatto di qualità. Non a caso Kvaratskhelia assomiglia molto per movenze al primo Pocho ed Osimhen può diventare la nuova macchina da goal in stile Cavani. I pezzi ci sono, e sono anche pregiati, Mazzarri deve solo assemblarli donando nuova vita a quella macchina perfetta che tanto ha fatto emozionare i cuori azzurri. Inoltre, a Mazzarri si è sempre elogiato la determinazione e la fame che riusciva a trasmettere ai propri giocatori, quel fuoco negli occhi di chi si sarebbe fatto uccidere per il bene della squadra.
Ecco, queste caratteristiche sembrano mancare al Napoli dei giorni nostri. La gestione Garcia è stata totalmente fallimentare ma le colpe sono da dividere con chi lo ha scelto. Il Napoli di adesso sembra privo di un’anima e lo dimostrano i pessimi risultati soprattutto al Maradona, davanti agli oltre 40 mila tifosi che riempiono lo stadio ad ogni partita. Quello che serve ora è un traghettatore e Mazzarri può essere l’uomo giusto. Caricarlo di pressioni non sarà la soluzione, solo il tempo ci darà le risposte. Dalla sua avrà sicuramente il sostengo del pubblico e un ambiente non l’ha mai dimenticato. Quindi benvenuto anzi bentornato Walter, rimetti in funzione l’orologio e guida il Napoli là dove merita.
Giovanni Sica