In una stagione che per la maggioranza dei tifosi è stata ritenuta fallimentare, il Napoli dovrà cercare i giusti stimoli, la giusta organizzazione per progettare un futuro che sia più luminoso e vincente.
STADIO – Resta ancora una spina nel fianco, per una società e una piazza che vorrebbero vincere, la questione stadio.
L’esempio di progetto vincente ce lo presente oggi il Tottenham che, secondo il quotidiano inglese il Sun, incassa circa 800mila sterline a partita (pari a 900mila euro circa) dai servizi aggiuntivi allo stadio, ovverosia ristoranti, lounge, bar e street food all’interno.
Parliamo di circa 17,6 milioni di sterline, pari a circa 19,8 milioni di euro totali all’anno.
Nel frattempo, a Napoli, gli operai sono ora al lavoro in Curva A per smontare i sediolini del settore inferiore. Entro la fine del campionato l’intera parte inferiore dei quattro settori sarà smontata. E in occasione di Napoli-Inter i tifosi potrebbero già veder qualche macchia azzurra in una delle due curve. Non vi si storce un pochino il naso?
Tra gli obiettivi di Giuntoli resta in polo position Hirving Lozano del Psv Eindhoven. L’attaccante messicano è stata valutato 40 milioni e il Napoli sta giocando al ribasso, sperando in un aiuto del giocatore.
Si parla di Diawara verso la Londra degli Spurs e Trippier sotto al Vesuvio. Benzema il desiderio proibito di Ancelotti. Il nostro parare? Più fatti e meno fantacalcio.
Nel prossimo mercato, avendo tempo e percezione delle potenzialità del Napoli, la sensazione è che ci si ritroverà dinanzi ad una rivoluzione sia tattica che ideologica.
Probabilmente vedremo sempre meno “sarrismo” e più alberi di Natale. Forse.
Eppure, in un calcio dove dominano gli interessi economici e politici, bisogna far del tifo partenopeo l’arma vincente per la prossima stagione. Un unico coro, un’unica mente e un unico cuore uniti per la vittoria. Almeno sui tifosi, il Napoli potrà sempre contare, per ripartire.
Mattia Ronsisvalle