Un presente “dolceamaro” da cui ripartire – di Mattia Ronsisvalle

In una stagione che per la maggioranza dei tifosi è stata ritenuta fallimentare, il Napoli dovrà cercare i giusti stimoli, la giusta organizzazione per progettare un futuro che sia più luminoso e vincente.

STADIO – Resta ancora una spina nel fianco, per una società e una piazza che vorrebbero vincere, la questione stadio.
L’esempio di progetto vincente ce lo presente oggi il Tottenham che, secondo il quotidiano inglese il Sun, incassa circa 800mila sterline a partita (pari a 900mila euro circa) dai servizi aggiuntivi allo stadio, ovverosia ristoranti, lounge, bar e street food all’interno.

Parliamo di circa 17,6 milioni di sterline, pari a circa 19,8 milioni di euro totali all’anno.
Nel frattempo, a Napoli, gli operai sono ora al lavoro in Curva A per smontare i sediolini del settore inferiore. Entro la fine del campionato l’intera parte inferiore dei quattro settori sarà smontata. E in occasione di Napoli-Inter i tifosi potrebbero già veder qualche macchia azzurra in una delle due curve. Non vi si storce un pochino il naso?

 

MERCATO – Wanda Nara strizza l’occhio al Napoli? C’è chi parla di un clamoroso scambio tra Insigne e Icardi, ma la notizia sa di bufala. Secondo quanto riportato da Radio Kiss Kiss la volontà è quella di trattenere tutti i big, da Insigne a Koulibaly. Eppure, per 130 milioni…
Tra gli obiettivi di Giuntoli resta in polo position Hirving Lozano del Psv Eindhoven. L’attaccante messicano è stata valutato 40 milioni e il Napoli sta giocando al ribasso, sperando in un aiuto del giocatore.
Si parla di Diawara verso la Londra degli Spurs e Trippier sotto al Vesuvio. Benzema il desiderio proibito di Ancelotti. Il nostro parare? Più fatti e meno fantacalcio.

TATTICA – Mister Ancelotti sarà l’allenatore del Napoli per la prossima stagione, a meno che di clamorosi colpi di scena.

Nel prossimo mercato, avendo tempo e percezione delle potenzialità del Napoli, la sensazione è che ci si ritroverà dinanzi ad una rivoluzione sia tattica che ideologica.
Probabilmente vedremo sempre meno “sarrismo” e più alberi di Natale. Forse.

 

TIFOSI – Quest’anno il numero di tifosi allo stadio è stato mediamente minore rispetto al passato, la partita con l’Atalanta lo ha dimostrato: meno di ventimila spettatori (19.604) per un incasso totale di 300 mila euro scarsi (ah il Tottenham).
Eppure, in un calcio dove dominano gli interessi economici e politici, bisogna far del tifo partenopeo l’arma vincente per la prossima stagione. Un unico coro, un’unica mente e un unico cuore uniti per la vittoria. Almeno sui tifosi, il Napoli potrà sempre contare, per ripartire.

 Mattia Ronsisvalle

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