Tra strutture societarie e diritti televisi: perché in Premier le squadre incassano più delle italiane?


Vi siete mai chiesti perché una squadra inglese di media classifica in alcune finestre di mercato possa arrivare a spendere anche 50/60/70 milioni, mentre in Italia se non ti chiami Juventus sei quasi costretto a contenere le spese per far quadrare il bilancio societario? Bene, le risposte a questo quesito sono essenzialmente due: strutture societarie all’altezza e ripartizione dei diritti televisivi.
In Inghilterra sempre più squadre hanno lo stadio di proprietà, il quale porta almeno il doppio dei ricavi di uno stadio comunale come ad esempio può essere il San Paolo. Ogni società ha un settore giovanile degno di tale nome, dal quale vengono spesso sfornati talenti del calcio mondiale: basti pensare anche ai vari Trent Alexander Arnold, Mason Greenwood o Mason Mount. Insomma, delle vere e proprie scuole prima che squadre.


Se questa però era una prima motivazione, la seconda, quella vera e propria, sta come detto nella ripartizione dei diritti televisivi. Il modello inglese, a cui per altro da qualche anno stanno tentando di ispirarsi anche altri campionati europei (tra i quali la Serie A), tenta sempre di privilegiare i club minori al fine di creare meno disparità possibile tra tutte le partecipanti al campionato.
Il tutto è stato reso possibile dal fatto che in Premier si è riusciti ad ottenere tanto dalla commercializzazione dei propri diritti, sia dentro che fuori dal Regno Unito. Per riportare alcuni esempi: nella stagione 2018/19, il campionato inglese ha incassato circa 2,45 miliardi di sterline, dei quali 863 milioni provengono dalla sola cessione dei diritti televisivi all’estero. Per intenderci, la Serie A ha incassato nell’intero triennio 2018/21 circa 1,4 miliardi di euro. Non deve quindi stupirci se club come Wolves o Everton sono in grado di sborsare anche più di quanto farebbe una contendente al titolo in Italia. Il modestissimo Huddersfield, squadra arrivata ultima proprio al termine di quella stagione, ha incassato ben 95 milioni dai diritti audiovisivi, che magari paragonati ai 150 di Liverpool e Manchester City potrebbero sembrare “pochi”, ma sono comunque più degli 85 percepiti dalla Juventus.


A onor del vero bisogna dire che il tutto è stato possibile anche e soprattutto grazie al fatto che oltre ad essere estremamente spettacolare, il calcio inglese è anche estremamente livellato (5 vincitrici diverse negli ultimi 8 anni) rispetto ad una Serie A che da 9 anni vede trionfare sempre i bianconeri.

Salvatore Sabella

Start typing and press Enter to search