Top e Flop Napoli-Torino: Anguissa straripante, Kim muro

Game over al Diego Armando Maradona, il Napoli batte il Torino 3-1.

Foto: Twitter Napoli

LA GARA

Il Napoli inizia subito forte. Tiene bene palla e copre bene il campo. Al 6′ minuto passa meritatamente in vantaggio con un colpo di testa di André Frank Zambo Anguissa che bacia il palo e finisce in rete. Assist al bacio di Mario Rui. Gli azzurri continuano a macinare gioco, ma cresce anche il Torino. Al 12′ minuto ripartenza di Anguissa a campo aperto che solo davanti a Vanja Milinkovic Savic non sbaglia e sigla il 2-0. Cresce l’aggressività dei granata, ma non riescono ad essere pericolosi. Al 37′ altra ripartenza partenopea, sta volta con Khvicha Kvaratskhelia. Il georgiano parte dalla sua metà campo e arriva al limite dell’area piccola avversaria e riesce a piazzarla ad incrociare. La sfera bacia il legno ed entra in porta. È 3-0. La squadra di Spalletti però si abbassa e al 43′ minuto subisce la rete del 3-1 da parte di Toni Sanabria. Kim Min-Jae non riesce a chiudere e Alex Meret tocca ma non basta. Il primo tempo termina 3-1.

Rientra meglio in campo il Torino. Napoli con il baricentro basso e non riesce a gestire la palla come vorrebbe. Tanta sofferenza per i partenopei ma i granata riescono ad essere realmente pericolosi solo all’84’ minuto con Radonjic, ma Meret è bravo a sventare la minaccia. Ultimi minuti di gestione azzurra e la gara termina 3-1.

LE PAGELLE

Meret: 6; deve lavorare molto con i piedi e lo fa abbastanza bene. Sul gol non può nulla.

Di Lorenzo: 6.5; buon lavoro sia in fase offensiva che in quella difensiva. Si sposta ottimamente a centrocampo in fase di costruzione e favorisce l’uscita.

Rrahmani: 6.5; gioca bene con i piedi, attento nelle chiusure e pronto negli anticipi. Inoltre, pericoloso da palla inattiva.

Kim: 7.5; è un muro. Le palle alte sono tutte sue, è sempre in anticipo nelle chiusure ed attento. Quelle poche volte che sbaglia, dà qualunque cosa per rimediare e lo fa ottimamente.

Mario Rui: 7; la palla che mette ad Anguissa è perfetta. Ma anche il resto della sua prestazione non è da meno. Nonostante la fisicità svantaggiate, non soffre Singo.

Olivera: S.V.

Anguissa: 8; sembrava che non fosse entrato adeguatamente in partita e invece la sblocca dopo 6′ minuti con un inserimento imperioso. Sul secondo gol piazza precisamente la sfera tra palo e portiere. Continua la sua gara un con ottimo lavoro in entrambe le fasi, guadagnando molti falli e facendo salire bene la squadra.

Lobotka: 6.5; Miranchuck prima e Vlasic poi lo marcano a uomo, ma non riescono a limitarlo. Riesce a ripulire molti molti palloni, ma è anche importante in fase di non possesso.

Zielinski: 6.5; gestisce bene la palla. Imbuca intelligentemente per Kvara sul terzo gol e il suo apporto offensivo è immancabile.

Ndombele: 5; pochi palloni recuperati e tanti, troppi persi. Entra male in campo. Non dà niente di buono, ne difensivamente e nemmeno offensivamente.

Elmas: S.V

Politano: 6; nel primo tempo sembra un po’ spento. Nel secondo corre tantissimo ed è un grande supporto, soprattutto in fase difensiva.

Raspadori: 6.5; fa un grande lavoro da raccordo tra centrocampo e attacco. Lo trovi spesso basso a difensore, ma oecca un po’ in fase di finalizzazione.

Simeone: 6; bene difensivamente ma troppo poco servito. Può fare poco in fase d’attacco.

Kvaratskhelia: 6.5; segna con uno strappo in cui unisce fisicità e velocità (e Lukic non riesce a fermarlo) ma non è la sua partita. Deve difendere più che attaccare e il suo diretto avversario, Djidji, lo riesce a tenere in velocità. Quando riesce a gestire palla, però, è sempre pericoloso.

Lozano: 6.5; continua il lavoro di Politano: ottimo apporto in difesa e ripartenza offensiva quando può. Rispetto all’italiano gestisce meglio il pallone sulla trequarti avversaria.

Spalletti: 6.5; la sua squadra vince una gara difficile nonostante una prestazione non bella. Buone azioni a sprazzi ma baricentro spesso troppo basso. Molto bene l’ingresso dei cambi, oltre a Ndombele. La gestione della palla poteva essere migliore, ma poco importa: i 3 punti sono stati messi in cassaforte.

Alfonso Oliva

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