Top e Flop Napoli-Sampdoria: Rrahmani roccioso, Petagna decisivo

Top e Flop Napoli-Sampdoria: Rrahmani roccioso, Petagna decisivo

Tra gli applausi ed i cori di un Diego Armando Maradona vuoto, il Napoli batte 1-0 la Sampdoria.

Foto: Twitter Napoli
Top e Flop Napoli-Sampdoria: Rrahmani roccioso, Petagna decisivo

LA GARA


In uno stadio purtroppo semivuoto, i padroni di casa iniziano bene e dominano per 25′ minuti di gioco, non erano riusciti a tirare in porta e l’unico tentativo è stato degli ospiti nell’unica ripartenza offensiva ed era stato dell’ex Manolo Gabbiadini, ma la traiettoria era finita in orbita. Insomma, tutto sembrava andare bene, ma si è infortunato Lorenzo Insigne: nel mentre di una delle sue ennesime sgalloppate offensive in questo match, si è fermato e si è accasciato a terra, probabilmente per un problema muscolare. Il capitano ha provato a rimanere in campo ma zoppicando vistosamente. Il numero 24 è stato, quindi, costretto a chiedere il cambio ed a lasciare il posto a Matteo Politano al 29′ tra gli applausi.

Intanto, al 27′ i partenopei hanno trovato il primo tiro verso lo specchio avversario con Amir Rrahmani: il kosovaro ci ha provato con un potente destro da fuori area, ma Emil Audero ha deviato in corner. Al 31′ altro tentativo verso il rettangolo bianco difesa dal numero 1 ex Venezia, sta volta di Fouzi Ghoulam su punizione, ma la traiettoria è centrale e l’estremo difensore devia nuovamente in angolo. Ma gli azzurri non demordono ed al 35′ passano in vantaggio con Juan Jesus: cross morbido a rientrare, all’altezza del secondo palo di Politano, che imbecca il brasiliano che insacca la sfera, su cui Audero non può nulla. Tutto cancellato, la VAR evidenza il fuorigioco di rientro dello stesso JJ e si rimane sullo 0-0.

Allora testa bassa e l’undici di Luciano Spalletti continua ad attaccare. Al 40′ Politano rientra, si accentra e si prepara magistralmente ma il suo tiro a giro di sinistro finisce di poco a lato. Il Napoli continua a premere forte sull’acceleratore e la rete arriva al 43′. Anche sta volta c’è stato il check della VAR, ma forse per vedere se fosse reale: Elmas tenta di concludere con passaggio alto il triangolo con Mertens, che nel mentre è stato atterrato da Thorsby, la palla viene respinta da Ferrari e finisce a Petagna, che la insacca in sforbiciata e sigla l’1-0. Il primo tempo finisce 1-0.

La seconda parte di gioco la formazione di casa la inizia come la prima, con coraggio e la voglia di incrementare il vantaggio. Gli ospiti, però, non intendono rimanere a guardare, cambiano modulo ed entrano in campo più determinati cercando di tornare sul livello del mare, ma non riescono a costruirsi alcuna vera occasione per farlo.

I partenopei, invece, hanno tante occasioni prima con Mertens e Petagna, poi con Politano e ancora Mertens ma non riescono a battere Wladimiro Falcone, che nel secondo tempo ha sostituito l’infortunato Audero. La sfida termina 1-0.

Foto: sito ufficiale Napoli sccnapoli.it
Top e Flop Napoli-Sampdoria: Rrahmani roccioso, Petagna decisivo

LE PAGELLE

Ospina: 6; spettatore non pagante. Oltre ad una facile parata in presa bassa su un tiro debole da fuori area di Fabio Quagliarella, non deve fare altro. Da registrare solo qualche uscita ed il suo solito ottimo gioco con i piedi, ma niente più. Comandante.

Di Lorenzo: 6.5; ennesima buona partita del numero 22. Dal suo lato è un treno che non si ferma mai. Si fa sempre trovare smarcato e dà così supporto ai compagni, si inserisce in avanti sperando di essere imbucato per poi crossare in mezzo. Inoltre, è preciso nelle chiusure difensive e nel recupero palla. Prova qualche conclusione verso la porta, ma è impreciso. Solito.

Rrahmani: 7; praticamente annulla Quagliarella e finalmente mostra anche la personalità di portare palla in avanti, infatti così arriva il primo tiro in porta dei suoi del match e da lì aumenta l’inerzia della squadra nel cercare in vantaggio. È preciso nella costruzione sia nei passaggi vicini che in quelli lunghi e nelle chiusure, che riesce a fare bene anche in avanti e senza fare fallo o farsi ammonire. Roccia.

Juan Jesus: 6.5; buona anche la sua prestazione ed è grazie anche a qualche sua chiusura se non sono arrivati pericoli dalle parti di Ospina. Preciso con i piedi e sicuro nei momenti. Peccato sia stato annullato il gol che poteva farlo riscattare definitivamente, dopo lo sfortunato autogol fatto nell’ultima in casa con lo Spezia. Attento.

Tuanzebe: S.V

Ghoulam: 6; il Napoli attacca soprattutto a destra e quindi le sue sgalloppate offensive sono poche, ma lui accompagna comunque la manovra e si fa trovare pronto. Diligente nelle chiusure difensive ed ottima la sua tenuta fisica, dato che arriva da due partite in tre giorni in cui ha disputato 170′ minuti in totale, dopo che aveva ne raccolti solo 14′ nelle 19 gare di A precedenti. Solido.

Demme: 7; se prima della sosta lo avevamo lasciato smarrito, ormai sembrava che in campo scendesse l’ombra di se stesso. Ed invece oggi ha dato continuità all’ottima prestazione fatta contro la Juventus. Diego si è mosso bene sul terreno di gioco ed ha tenuto bene la posizione. Ha recuperato un’infinità di palloni ed è stato preciso tecnicamente. Sciolto.

Fabián Ruiz: S.V

Lobotka: 6.5; solita buona partita, in linea con le ultime prestazioni. Però quest’oggi, ha sbagliato qualcosina di troppo tecnicamente e proprio da qualche suo errore la Sampdoria ha rischiato di essere pericolosa. Da menzionare, però, anche le preziose chiusure difensive e la solita prestazione ordinata.

Elmas: 6; prima da esterno a destra e poi a sinistra disputa una buona gara in cui non fa niente di speciale né in fase offensiva e nemmeno in quella di non possesso. Spento.

Mertens: 7; da sottopunta crea scompiglio sulla trequarti avversaria grazie alla sua tecnica ed alla sua rapidità. Proprio da una giocata che parte dai suoi piedi nasce la rete siglata da Petagna. Ci prova anche lui stesso a fare gol e ad incrementare il vantaggio partenopeo, ma, purtroppo, non ci riesce ed i suoi tiri risultano imprecisi. E soprattutto quando esce Insigne dal campo, da vero leader si è caricato la squadra sulle spalle e quasi tutte le potenziali azioni da gol sono passate dai suoi piedi. Guida.

Insigne: 7; esentato da compiti difensivi -vista la prestazione tutta a trazione anteriore dei suoi-, crea sia dalla sua posizione sia tornando dietro e provandoci da regista, rifinisce (vedasi palla magistrale per Ghoulam su cui Audero è perfetto nei tempi d’uscita), pressa e recupera tanti palloni, dribbla e crea superiorità numerica in avanti. Insomma, gli è mancato solo il gol per concludere al meglio l’ottima prestazione, ma la sfortuna lo ha colpito ancora: ripartenza e arrivato alla bocca dell’area di rigore avversaria è costretto ad accasciarsi a terra per un infortunio, che poi lo costringerà a lasciare il campo. Peccato.

Politano: 6.5; il suo ingresso sembra essere subito decisivo dato che dai suoi piedi nasce l’assist per il gol poi annullato a Juan Jesus. Poi continua a ad essere importante per la fase offensiva azzurra, sia quando si mette in proprio in cerca della rete o quando assiste la manovra. Inoltre, quando c’è da difendere è diligente ed aiuta Di Lorenzo. Frizzante.

Petagna: 7.5; il migliore in campo e non solo perché ha deciso la partita con la sua marcatura, ma anche perché dopo la rete ha acquisito fiducia nei suoi mezzi e ci ha riprovato, avendo altre importanti occasioni per incrementare il vantaggio anche di destro, piede che finora sembrava gli servisse solo per salire le scale. Per di più, ha dato il suo apporto in fase difensiva e da ‘centro boa’ si faceva sempre trovare libero a sostegno dei compagni, sia per tenere palla che per fare qualche sponda. Decisivo.

Spalletti: 6.5; malgrado le tante difficoltà, il suo Napoli sforna un’ottima prestazione e domina. Unica pecca: segna una sola rete. Ma va bene così, oggi bastava che i suoi tornassero a vincere al Diego Armando Maradona, dopo tre sconfitte consecutive tra le mura amiche e lo hanno fatto. Inoltre, con coraggio, il tecnico di Certaldo butta subito nella mischia Tuanzebe, anche se per pochissimi minuti ma in una fase determinante del match. Timoniere.

Alfonso Oliva

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