Top e Flop Napoli-Ajax: Osimhen feroce, Lobotka sublime

Top e Flop Napoli-Ajax: Osimhen feroce, Lobotka sublime

Il Napoli batte l’Ajax 4-2 e si qualifica agli ottavi di Champions League con due turni di anticipo.

Foto: Twitter Napoli

LA GARA

Il Napoli inizia subito forte e al 4′ minuto la sblocca con Lozano, dopo un’azione spettacolare: progressione a rientrare di Hirving che la serve a Piotr Zielinski e gliela serve nuovamente alta perfetta dietro la linea difensiva e lui di testa batte Pasveer. L’Ajax cerca di reagire, ma gli azzurri continuano a macinare gioco. Al 16′ minuto arriva il raddoppio dei partenopei con Giacomo Raspadori: Zielinski lancia Kvaratskhelia in profondità che serve rasoterra in area a Raspadori. L’ex Sassuolo stoppa con il destro e con il sinistro insacca la sfera sotto la traversa alla destra del portiere, che non può nulla. I lancieri non demordono e il Napoli abbassa un po’ il ritmo. Il primo tempo termina 2-0.

Gli azzurri tornano in campo troppo molli, lasciano la gestione della palla agli olandesi e al 49′ subiscono gol da Klaassen. Di testa batte Meret, che ci arriva ma non riesce a deviare. Gli azzurri reagiscono e riescono a gestire meglio la palla. Al 62′ passano nuovamente in vantaggio di due reti, grazie al penalty realizzato da Khvicha Kvaratskhelia. Rigore procurato da Tanguy Ndombele, che tira dal limite dell’area e Timber la devia di mano. Si abbassano un po’ i ritmi, ma il Napoli continua ad avere occasioni per incrementare il vantaggio. All’81’ i lancieri accorciano le distanze con Bergwijn su rigore. L’arbitro giudica fallo un contatto tra Juan Jesus e Brobbey: decisione che lascia tutti perplessi ma che il VAR non cambia, dopo un silent check. Al 90′ il Napoli chiude definitivamente il match con Victor Osimhen, che con ferocia ruba palla a Blind, appoggia la sfera in rete e sigla il 4-2 finale.

LE PAGELLE

Meret: 6.5; attanto tra i pali e sicuro in impostazione, così come in uscita.

Di Lorenzo: 7; difende bene e accompagna ottimamente il gioco offensivo.

Kim: 6; in marcatura ed in chiusura è perfetto come suo solito. Pecca e non poco in fase di impostazione, penalizzato soprattutto dal fatto che gioca sul centro destra e non a sinistra.

Juan Jesus: 6.5; bene in chiusura e palla al piede, così come negli anticipi. Il rigore non è un suo fallo, ma -purtroppo- una svista dell’arbitro.

Olivera: 7; perfetto in chiusura e in progressione offensiva. Fa valere il fisico e recupera molti palloni.

Anguissa: 7.5; è ovunque. Accompagna l’azione d’attacco, ma allo stesso tempo lo trovi a chiudere in difesa. Pressa e recupera palloni. Fa valere il fisico e la forza ma non fa mancare la tecnica.

Ndombele: 6.5; entra bene in campo. Recuperi difensivi e buon apporto offensivo. Da un suo tiro nasce il calcio di rigore del 3-1.

Lobotka: 8; imposta, pressa, dribbla, recupera palloni, difende e va sempre in raddoppio, anticipa e guadagna falli.

Zielinski: 7; la palla che dà a Lozano sul primo gol è sublime. Continua amministrando bene il pallone e accompagnando a dovere l’azione d’attacco. Non fa mancare il suo apporto in fase difensiva.

Elmas: S.V

Politano: S.V

Gaetano: S.V

Lozano: 7; segna un gran gol, complimenti solo per averlo pensato. Continua la gara dando un grande aiuto in fase difensiva e con buone percussioni in fase offensiva.

Raspadori: 8; segna un gran gol. Fa ottimamente da regista offensivo e corre tanto. Pressa e torna a difendere in fase di non possesso, a volte anche sulla linea dei quattro difensori.

Osimhen: 6.5; deve essere più attento. Lavora bene in pressing e il pallone da boa, ma poi quando si fa trovare in profondità è troppo spesso in fuorigioco. Con ferocia recupera palla e torna a segnare, dà li sembra più tranquillo.

Kvaratskhelia: 8; la fascia destra dell’Ajax se lo ricorderà a lungo. Strappi in velocità e di forza. Gioca bene con i compagni e difende anche in aiuto di Olivera. Dà poi imprevedibilità con i tagli al centro. L’assist e il gol coronano la sua prestazione.

Spalletti: 6.5; la sua squadra a tratti gioca un gran calcio, ma in altri appare essere troppo sicura del vantaggio e sembra giocare con un po’ di sufficienza. Lascia perplessi la decisione di fare giocare Juan Jesus e mettere Kim sul centro destra, che evidentemente non si trova a suo agio.

Alfonso Oliva

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