Sulle note di Udinese-Napoli

Noi di Parola del tifoso abbiamo pensato per tutti i nostri cari lettori un nuovo imperdibile appuntamento, per raccontare il Napoli anche attraverso un’altra chiave di lettura, artistica…
“Sulle note di…” è la nostra nuova appassionante rubrica per rivivere ed analizzare le partite della nostra squadra del cuore partendo dai testi musicali, all’indomani del risultato del campo.
La inauguriamo con Udinese-Napoli, partita che ha visto trionfare gli azzurri, attraverso però una prestazione molto brutta e preoccupante.

La canzone che può descrivere al meglio la prova degli azzurri in Friuli è “Ladro”. Si tratta di un brano del 2019 di Mina e Ivano Fossati, tratto dal loro album che porta proprio il nome di queste due grandi voci della musica italiana, “Mina Fossati”.

“Ladro, sei un ladro
Hai rubato più di quello che hai dato”, recita principalmente il testo di questa canzone.
Ed è stato proprio questo l’atteggiamento degli azzurri in Udinese-Napoli. I ragazzi di Gattuso sono riusciti a portarsi a casa la vittoria, ma si tratta di tre punti completamente “rubati” all’avversario. Il Napoli ha offerto una prestazione da 5 in pagella, fatta di tantissimi errori e clamorose leggerezze che hanno rischiato di costare carissimi. Bisogna ringraziare solo i padroni di casa che, oltre al gol realizzato sul pasticcio di Rrahmani, per il resto non hanno concretizzato le tantissime occasioni avute in profondità nel primo tempo e in contropiede a campo aperto nel secondo, per punire gli ospiti. Insomma, il Napoli a Udine è stato un ladro a tutti gli effetti, oppure un pirata che ha depredato all’ultimo respiro un bottino che doveva essere almeno condiviso da entrambe le contendenti. Un successo clamoroso quello azzurro, perchè la nostra squadra ha, come canta Mina, ricevuto più di quello che ha dato. Molto di più, considerando che il gioco, come già succede da alcune partite, non c’è.

“Potrei farti anche un sorriso ora”, continua il brano.
I tifosi azzurri potrebbero anche sorridere dopo la vittoria in Udinese-Napoli perchè un successo è sempre un successo, ma di fronte ad una delle peggiori prestazioni degli ultimi tempi c’è veramente poco di cui essere felici.

“Come nei minuti che passano io sto
In un pomeriggio da sola
Come in certe storie che parlano e parlano
Di un sentimento ferito”, un’altra strofa di questo testo cantato prettamente dalla Tigre di Cremona.
Un sentimento ferito è ciò che provano i tifosi più passionali dinanzi alle ultime uscite dei propri calciatori. Una squadra che non sembra una squadra, priva di compattezza e disgregata tra chi suda la maglia e chi invece sta peccando della mentalità, dell’impegno e del sacrificio che questa causa richiedono senza se e senza ma. Come dicevamo poc’anzi, il gioco non c’è e se non ci sarà un deciso cambio di rotta l’andamento delle prossime partite non migliorerà, anzi…

“Sono in troppi a parlare
Troppi maestri, troppo di tutto
Una parola detta da tanti vale poco o niente
La città qui dorme”, va concludendosi la canzone.
A Napoli lo sappiamo bene, funziona così: tutti maestri, tutti allenatori senza patentino. Sono in troppi a parlare spesso senza ragione di causa e competenza. Lo ha espresso anche l’allenatore, manifestando il fastidio che questa situazione gli provoca. Si esalta al massimo la squadra quando si assiste a grandi prestazioni e la si distrugge quando i risultati non arrivano. Ci vorrebbe un senso critico molto più oculato nel giudicare senza peccare di superficialità.
Ed intanto la città qui dorme, perchè da quando l’arena di Fuorigrotta è vuota, nulla è più lo stesso…

Marco Falco

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