Stefano Ceci: “I diritti d’immagine sono stati firmati da Maradona e dal sottoscritto. Confermata l’inaugurazione della statua per il 28 novembre: vi svelo i particolari”
Stefano Ceci: “I diritti d’immagine sono stati firmati da Maradona e dal sottoscritto. Confermata l’inaugurazione della statua per il 28 novembre: vi svelo i particolari”

Stefano Ceci, grande amico e manager di Maradona, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli nel corso del programma ‘Radio Goal’. Queste le sue dichiarazioni riportate da Twitter dell’emittente:
“Ho firmato un contratto col Napoli firmato da Diego Armando Maradona per mettere l’immagine di Diego sulla maglia azzurra. I diritti d’immagine sono stati firmati da Diego Armando Maradona e dal sottoscritto dove c’è scritto che se io faccio un contratto da 50 euro tipo devo versare il 50% agli eredi post morte.
Gli eredi di Diego sono cinque e c’è qualcuno che cerca di essere riconosciuto. Il Tribunale di La Plata ha bloccato gli eredi perchè ne deve prima trovare altri. Io ho già versato i soldi al Tribunale che verrebbero poi girati agli eredi che al momento devono aspettare per decisioni del Tribunale di La Plata.
Diego Armando Junior e Ceci Stefano non possono decidere nulla, ma se un indomani il contratto di Ceci non sarà valido lo riconoscerà un Giudice in un Tribunale. Il tempo e la legge darà ragione se il documento è valido. Nessuno mi ha vietato di poter firmare alcun contratto d’accordo con qualcun’altro.
28 novembre inaugurazione della statua all’interno dello stadio? Tutto confermato, prima di Napoli-Lazio ci sarà un omaggio che faccio ai napoletani perchè Maradona è loro ed è un ringraziamento che avevo promesso proprio a Diego.
La statua sarà presentata nello stadio, farà il giro della pista d’atletica e troverà posto all’interno dove si radunano le squadre insieme alla terna arbitrale e ti posso dire che è un Maradona vivente.
La maglia non l’ho avuta nemmeno io, non solo Diego jr. Per la statua ho già invitato Diego Armando Maradona jr e gli altri quattro attuali eredi insieme al Commissario. Se il contratto che ho stipulato col Napoli è nullo lo stabilirà un Tribunale. Il Sig. Morla fa parte del contratto, ma è disgiunto da me. Parliamo di due persone diverse che hanno firmato lo stesso contratto.
L’ultima volta che sentii Diego era circa 15 giorni prima della morte. Diego era stanco, era un corpo minato ormai. Sapevamo bene i problemi fisici che aveva, ma era stanco psicologicamente, si sentiva solo. E’ morto di tristezza. Diego era deluso per mancanza di affetto, era una persona sola. L’ho conosciuto nel 2000 ed era da solo già all’epoca. Ho visto capi di Stato mettersi sull’attenti davanti a Maradona.
Diego ha avuto poco per non dire niente. Negli ultimi anni ha provato a far sì che i figli gli stessero intorno, ma non c’è riuscito. E’ triste parlare di Diego, ricordiamo il Maradona che ha fatto sorridere tutti. Con Diego parlai di Insigne e lui l’aveva individuato come il giusto capitano per il Napoli.
La 10, diceva Diego, che era una maglia di ferro e avrebbe bloccato le gambe a chi l’avrebbe indossata. Diego era napoletano, sulla scritta della statua infatti ci sarà un messaggio ‘Anche io sono napoletano’. La statua verrà messa anche all’esterno dello stadio in delle giornate a tema”.
Luigi Cerone
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