Spalletti: “Ronaldo? Ecco cosa mi ha detto ADL. Portieri? Può essere che cambiamo”

Spalletti: “Ronaldo? Ecco cosa mi ha detto ADL. Portieri? Può essere che cambiamo”

Foto: Twitter Napoli


Luciano Spalletti, direttore tecnico del Napoli, ha pronunciato significative dichiarazioni in conferenza stampa in prossimità della gara di domani con la Fiorentina di Vincenzo Italiano. Di seguito le sue parole:


I maliziosi avrebbero detto sta guardando l’ingresso di Cristiano Ronaldo in campo. Nella sua straordinaria collezione di maglia, una maglia azzurra di Ronaldo ce la vedrebbe bene? Osimhen le sembra interessato, coinvolto, turbato in prossimità dell’incontro di domani con la Fiorentina?
“Me la son persa. Certo, chiunque vorrebbe avere le maglie che ha indossato Cristiano in tutte le squadra in cui ha giocato. Se avesse giocato nel Napoli mi avrebbe fatto piacere. Se lei mi chiede se io allenerei Cristiano Ronaldo, vorrei vedere quale allenatore rinuncerebbe questa cosa da portarsi dietro per tutta la vira. Però poi se si va fuori da quelli che sono gli spazi da riempire per voi, come ha detto il procuratore, non c’è nessuna trattativa. Parlando con Aurelio De Laurentiis, mi ha confermato al momento di non aver ricevuto nulla di vero. Si tratta di rimanere più realisti possibile anche perché mancano pochi giorni alla chiusura del mercato e la vedo davvero dura. Questo è il mio pensiero, al momento non c’è niente di concreto. Osimhen è come sempre perché per quanto riguarda un calciatore forte come Osimhen è sempre un mercato aperto. Osimhen può essere scelto per l’acquisto di uno di questi grandi club. Per cui il rischio della distrazione per Victor Osimhen si corre sempre perché sono calciatori top”.


Soddisfatto del mercato e se mi aspetto un portiere?
“Lo sono sempre, quando è aperto e siamo alla finestra. Meret ha fatto due grandi partite, siamo apposto: abbiamo preso una riserva forte e sveglia come Sirigu”.


Scambio Ronaldo-Osimhen. Prima di tutto le cose non vanno messe insieme nel senso che non è uno scambio. Uno dovrebbe essere acquistato, l’altro anche, Quando si tratta di campioni del genere, è uno che le cose le risolve anche da solo per cui il problema non sussisterebbe. Noi ora bisogna prendere in considerazione le cose che possediamo e le cose che ci possono dare ulteriore bella prestazione in un campo difficile come quello di Firenze“.


Come procede l’inserimento di Ndombele?
“Nonostante si sia allenato un po’ a parte, è uno di quelli che ha fatto vedere di essere abbastanza in condizione. I dati dell’amichevole dicono questo. Siamo contenti, lui è uno in cui è visibile la modernità di gioco, l’anticipazione del passaggio, del rendersi conto di dove sta il vuoto. Ndombele ci verrà comodo“.


Quali sono le difficoltà di una partita come quella di domani a Firenze? Il ragazzo Luciano che ricordi ha di Firenze?
“Le difficoltà sono tante perché la Fiorentina fa parte di quel condominio, Italiano ha fatto vedere di saper fare il suo lavoro in maniera perfetta. L’anno scorso ci hanno messo in difficoltà, hanno vinto anche alcune partite. E’ una squadra che ha impatto fisico per cui per noi diventa fondamentale moveere la palla, creare spazi per andare a prenderci vantaggi su questi spazi che ci creano. Però le squadra che di solit fanno questo sono fisiche e diventa difficile riconoscere questi spazi. Per cui la mia squadra mi sembra in buona condizione così come la Fiorentina che ha fatto una partita che gli ha permesso l’accesso ai gironi alla Conference League. Il mio ricordo di Firenze è una cosa da strappacuore perché andavo sempre a vedere la Fiorentina in Curva, andavo con i miei amici in curva. Sono sempre stato tifoso della Fiorentina sin da bambino, C’è tutto, anche chi mi aggiustava le biciclette che ogni tanto mi chiama quando perdiamo le partite per prendermi in giro. Però poi la partita è difficie, sarà un’emozione ritrovare Ciccio Rialti in sala stampa dopo la partita e sarà tutto bellissimo”.


Fabiàn, ha avuto modo di confrontarsi con lui? Come sta vivendo questo momento di stallo? Situazione portieri, gerarchie già definite?
“Se lei fosse un calciatore del Napoli, io avrei confronti anche con lei. Io mi confronto con tutti all’interno del gruppo e della squadra. Sicuramente Fabian non sarà felicissimo però poi nel confronto e nel dialogo insomma ce le siamo dette due cose e tutto in base a quella che è la volontà di chiunque quello che sta succedento, Per quanto riguarda i portieri scorrono le settimane, durante le settimane si fanno valutazioni. Il portiere ormai in un calcio moderno è un ruolo come gli altri. Non è che il portiere debba avere per forza a disposizione un solo ruolo. Se sbagli 5 minuti di allenamento, non giochi. E’ una visione differente. E’ valutabile tutto”.


La Fiorentina è la prima big di campionato, che atteggiamento si aspetta dalla sua squadra?
Mi aspetto lo stesso atteggiamento di squadra che gioca d’impatto, mi aspetto dei miglioramenti in base a quello che ho visto l’anno scorso in termini di impatto fisico. In questo calcio moderno sarà concessa qualche leggerezza in più. In questo continuo attaccare, difendere ci saranno leggerezze colmate dall’impeto e dalla decisione dell’intervento singolo di un calciatore. Si corrono più rischi, si va a giocare a campo aperto, a sventagliare la palla da una parte all’altra. Mi aspetto di vedere cose che ho già visto nelle partite precedenti, hanno fatto cose molto bene che se si possono riportare è sempre un vantaggio. Però quella di ostruire dei cervelli che ragionano e che poi non creano distrazioni per nulla e che vanno a cercare di prendere qualsiasi vantaggio”.


Considerando le partite precedenti, qual è l’errore che non vorrebbe rivedere?
“Quello che dicevo ora, l’anno scorso ci siamo concessi qualche distrazione che poi ci è costato il risultato anche se la partita è stata sviluppata per larghi concetti nella maniera corretta. Però poi abbiamo pagato alcuni episodi, bisogna rimanere accesi sempre e poi queste gare con queste squadre che hanno ancora più qualità nei calciatori ce ne vuole ancora di più. Sarà il particolare a fare la differenza”.

Martina Mauro

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