Spalletti: “Dobbiamo aver chiaro il nostro obiettivo. Mancano 72 punti, la strada è lunga”

Spalletti: “Dobbiamo aver chiaro il nostro obiettivo. Mancano 72 punti, la strada è lunga”

In vista della sfida di domani al Maradona contro l’Udinese alle ore 15, in conferenza stampa Spalletti ha presentato il match:

Buon pomeriggio, le chiedo cosa le ha lasciato la partita di martedì, dove sono emersi anche alcuni momenti di gestione fisico della squadra. Poi c’è stato il pareggio del Milan, in questi giorni su cosa ha fatto leva?
Ma non è che cambi molto per noi. Facciamo sempre le stesse cose, da un punto di vista professionale ci fanno comodo quelle cose lì, al di là di quello che gira intorno a noi. Dobbiamo aver chiaro il nostro obiettivo. La partita ci ha creato difficoltà, ma abbiamo vinto meritatamente. C’è stata creata difficoltà perché l’Empoli ha le basi per mettere i bastoni fra le ruote. Poi portata a casa e li è chiaro che si va a pensare all’altra partita perché ci sono due allenamenti per prepararla. Si va a pensare alla partita successiva, non pensiamo agli altri campi. È chiaro che se arriva il pareggio di una grande ci faccia un po’ piacere, ma non è su quello che dobbiamo basarci. Dobbiamo lavorare su di noi, sul modo di stare in campo, a saper riconoscere a memoria, di tutto il resto, episodi che succedono, gli si dà un’occhiata ma noi abbiamo il nostro sguardo orientato verso la strada che vogliamo percorrere. Come già abbiamo detto mancano 72 punti da qui alla fine, quello che diventa fondamentale è allenarsi bene ogni giorno. Qui e ora.

Udinese squadra che e partita fortissima e allenatore che lei conosce perché l’ha allenato. Cosa ne pensa?
Andrea io lo conosco e ha un vantaggio perché io l’ho allenato. Già aveva la visione dell’allenatore perché lui era molto attento. Questa è una partita difficile, non una partita trappola. Proprio perché ora sembra che l’Udinese sembra stia al secondo livello mi sono appuntato che hanno vinto con l’Inter e pareggiato con l’Atalanta. I miei calciatori sanno che è difficile.

Ora arriva la sosta, i Mondiali che per qualcuno è importante, tante variabili, come si fa a chiudere in bellezza? E un commento su Anguissa che ha prolungato il contratto.
Da un punto di vista nostro le difficoltà su questa partita sono molte. Sanno ripartire bene in velocità creando situazioni di difficoltà quando riconquistano palla. Da un punto di vista di gestione, se noi pensiamo che domani sia la partita che ci faccia andare in vacanza è un pensiero da dilettanti, se pensiamo che sarà un periodo duro quando torneremo dalla sosta saremo professionisti. Su Frank, lui quando è uscito dall’ufficio del direttore è venuto da me e gli ho chiesto se era contento oppure no. Lui ha detto, io sarò contento se vinco la partita di domani. Ma era contento anche per il contratto. È un calciatore top.

Una curiosità, una squadra così bella che tipo di preoccupazione ha?
I pericoli è meglio essere disponibili ad affrontarli se verranno, ma non a richiamarli. Noi bisogna attaccare tutto con il nostro gioco. Sappiamo fare girare palla veloce qualunque cosa accada. Una roba bella. Sta tornando la Serie A, quelle più titolate vincono e sarà una guerra serrata. Per distruggere le insidie si gioca con il sorriso.

È una partita diversa dalle altre, può essere interpretata come una finale di un finale di questo scorcio di stagione.
È quello che abbiamo detto, siamo a 1/3 di campionato. La sosta va utilizzata al meglio, poi ci sono troppe varianti che non conosciamo. Noi sappiamo che abbiamo a disposizione del tempo e il resto sarà quello giusto. Insieme al club abbiamo tentato di programmare quello che crediamo sia il meglio possibile e probabilmente se si atteggia in una maniera corretta sarà un tempo utile per migliorare.

Mister ragionando sulla metafora del condominio che utilizzava l’anno scorso, l’Udinese può fare come la Fiorentina l’anno scorso?
Si l’Udinese ha la stessa matrice di club che sanno fare calcio. Riescono a prendere i migliori calciatori che ci sono nel mondo. Già quando è iniziato il campionato, Giuntoli diceva che l’Udinese era una grande squadra, più di me conosceva i calciatori che si mettono in evidenza in giro per il mondo.

Su Kvaratskhelia, come sta?
Kvaratskhelia non sarà della partita. Lo vogliamo quanto prima a disposizione. Tutti i giocatori che scenderanno in campo hanno grandi qualità.

Salve, nel periodo della sosta come pensa di lavorare sulla testa dei suoi ragazzi?
Ma ci saranno sicuramente delle dinamiche che andranno affrontate con semplicità giorno dopo giorno, in base a quelle che sono le reazioni. Quel periodo servirà per mantenere condizione, si farà bene quello che è il nostro pensiero. Io faccio l’allenatore per mestiere, andando a parlare con i giocatori per migliorarli il giorno dopo. Per cui quelle insidie lì, saremo tutti intorno affinché daremo soddisfazione al nostro pubblico.

Mister, il Napoli ha la migliore panchina d’Europa, avete fatto giocare praticamente tutti. È questa fusione che può rappresentare la vera forza?
La rosa è sicuramente una rosa forte, i calciatori che sono fuori hanno dimostrato di essere professionisti intelligenti perché poi dipende da quelli lì che quando entrano dentro fanno come chi ha sempre giocato, facendo la differenza. Loro lo sanno, oltre a parlare con voi, con loro è più facile (ride, ndr). Quindi ci aspettiamo le stesse risposte che hanno dato fino ad ora.

È un cammino straordinario di questo Napoli. Lei già ha affrontato questa sosta in Russia con lo Zenit e l’ha a vinto il campionato. Cosa ne pensa anche del rigorino che stanno definendo sui social contro l’Empoli? E degli episodi della Juventus?
Già ne abbiamo parlato della sosta. Si va a un posto che siamo andati a visionare. Dobbiamo andare la e iniziare a prepararsi. Abbiamo uno dei più grandi preparatori, Francesco Sinatti. Poi lavorandoci assieme è di una bravura, sono contento di poter lavorare insieme a lui. Per quanto riguarda il resto non può essere una polemica che ci riguarda di quello che succede nelle partite. Noi abbiamo il nostro di biglietto di visita, vogliamo fare calcio, è quello il nostro biglietto da visita. Rigorino potrei prendere tutti i giornali di cosa hanno detto di questo rigore e verrebbero fuori cose divertenti. A rivederlo sembra quello che subimmo con il Lecce. Non può essere una polemica che ci riguarda.

54 gol realizzati in 20 partite, 10 vittorie consecutive è questa la migliore risposta alle critiche che stanno facendo?
Sisi è così, domani dobbiamo andare fuori dagli spogliatoi e rifare quello che abbiamo fatto fino ad ora. Dobbiamo essere quelli che tirano fuori il sorriso del gioco e andiamo a fare a gol. Stare nella metà campo avversaria ci piace.

Giochiamo partita dopo partita, ora si chiude 1/3 di campionato. Lei è il leader di questo gruppo. Sente la vicinanza e l’entusiasmo della città?
Noi siamo felici a sapere che domani saranno 50.000. Il Maradona e come quella bottiglia d’acqua che viene lanciata al ciclista mentre percorre il percorso. È una vittoria loro più che nostra. Noi siamo felicissimi ed era quello che speravamo andando avanti insieme. Sono contentissimo.

Fonte: Twitter Official SSC Napoli

Angelo La Marca

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