Sarri:” Il Napoli non crolla, dobbiamo sbranarle tutte…”
Il tecnico del Napoli Maurizio Sarri vede il bicchiere mezzo pieno dopo la sconfitta contro la Juventus: “Non sarà una deviazione a sminuire quanto di buono fatto finora”.
Grande delusione in casa Napoli, per la sconfitta arrivata all’88° in casa della Juventus: decisiva una deviazione sfortunata di Koulibaly che ha messo fuori causa Reina su un tiro di Zaza, che ha regalato la vittoria e la vetta solitaria ai bianconeri.
Maurizio Sarri ha così analizzato il match: “E’ stata una partita bloccata e senza molte occasioni da goal, l’abbiamo persa per un singolo episodio sfortunato a due minuti dalla fine che non ci ha permesso di rimediare. Non era semplice perché loro si richiudevano molto velocemente, la mia squadra ha però dimostrato di esserci”.
La sconfitta è immeritata: “Bisognava essere più sfrontati in certe occasioni creando qualcosa di più, ma si sta anche parlando di un’avversaria che ha fatto 15 vittorie di fila e non dobbiamo sottovalutare questo aspetto. Nonostante tutto non meritavamo di perdere, chi ha spento la tv all’87’ avrà poi fatto fatica a credere alla nostra sconfitta”.
Forse è mancata l’esperienza a qualche interprete: “La squadra ha fatto una gara di grandissima applicazione difensiva, forse nella fase offensiva è stata un po’ timida. E’ anche vero che una partita così importante molti dei miei ragazzi non l’avevano mai giocata, e quindi sono stati condizionati”.
Non ci sarà un crollo mentale: “Dal punto di vista psicologico dobbiamo rimanere sereni e tranquilli, non può essere un tiro deviato che ci farà cambiare idea sulla nostra forza. La Juventus è di un’altra categoria e non diciamo i motivi perché altrimenti si rischia di innescare una nuova polemica. Abbiamo giocato alla pari, il fatto di scendere in campo già giovedì in Spagna è una cosa positiva”.
Occhio alle inseguitrici: “Il vantaggio creato da noi e dalla Juventus sulle altre si è creato in 5-6 partite, ed in altrettante potrebbe essere colmato, quindi attenti alle squadre che stanno dietro”.