Royal British Legion: perché Matic non ha indossato il poppy?

Ogni anno, la Royal British Legion, organizzazione di beneficenza britannica fondata nel 1921 che fornisce supporto economico e morale ai veterani di guerra e alle rispettive famiglie, organizza una raccolta fondi nelle settimane che antecedono il “Remembrance Sunday” (domenica della memoria per commemorare il contributo di donne e uomini nelle due guerre mondiali e nei conflitti successivi).


Durante questa cerimonia, coloro i quali partecipano alla commemorazione, indosseranno sui propri indumenti dei papaveri rossi, chiamati “Poppy”, che vengono offerti in cambio di una piccola donazione all’associazione. Il Poppy è il simbolo della Royal British Legion, un vero e proprio marchio registrato tramite il quale si arriva a raccogliere fondi.
La Legione sostiene intorno ai 36.00 casi di persone che necessitano di pensione di invalidità ed ogni anno effettua circa 300.000 visite di assistenza e supporto a tutti coloro che ne hanno il bisogno.
Non poche sono state le controversie fuoriuscite nel corso degli anni, la più importante probabilmente fu la campagna “onora il patto”, la quale accusa il governo di non aver tenuto fede alla parola data riguardo la tutela dei feriti di guerra. L’esempio lampante riportato fu quello di un paracadutista 23enne, che, ferito in battaglia, ricevette circa 150.000 sterline nonostante le lesioni in cui incappò richiedessero cure per il resto della propria vita.


Giungendo alla cronaca attuale, ha fatto molto discutere negli ultimi giorni il perché Nemanja Matic, centrocampista serbo del Manchester United, si sia rifiutato di indossare nella gara contro l’Arsenal il Poppy celebrativo che tutti i membri delle squadre, compresi staff e allenatori, indossano proprio per celebrare questa ricorrenza. La notizia lascia stupiti solo relativamente considerando che già nella scorsa stagione, nella gara contro il Bournemouth, il giocatore non aveva mostrato il papavero rosso sulla propria maglia.
Sul proprio profilo Instagram il gigante serbo ha spiegato come, a causa di eventi del suo passato, non si senta a proprio agio nell’indossare tale simbolo considerato che negli anni in cui era ragazzino, durante la guerra dei balcani fu costretto ad assistere ai bombardamenti presenti nel suo paese. C’è da dire però che nonostante tutto il ragazzo non abbia mai denigrato in nessun modo chi lo indossasse o chi è stato a servizio dell’esercito britannico.


Matic però non è stato il solo a prendere tale decisione: già alcuni anni fa il centrocampista nordirlandese dello Stoke City James Mclean si era rifiutato di esporre il papavero rosso essendo lui nativo di Derry, cittadina all’interno della quale ha avuto luogo il “Bloody Sunday”, durante la guerra anglo-irlandese, nella quale, anche in quel caso persero la vita moltissime persone.
Salvatore Sabella

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