Roberto Calasso, morto a 80 anni: la letteratura italiana perde un grande pilastro
Giovedì 29 luglio-Ieri sera Roberto Calasso è morto all’età di 80 anni a Milano, dopo una lunga battaglia contro una malattia
Roberto Calasso, storico scrittore e direttore editoriale di Adelphi, è morto ieri sera a Milano. Lo scrittore da tempo lottava contro una malattia e ieri sera il suo cuore ha smesso di battere. Nonostante ciò, anche sul punto di morte ha continuato a fare ciò che più gli piaceva: scrivere. Difatti, oggi inizierà la stampa di due libri autobiografici scritti da lui: “Memè Scianca” e “Bobi“. Il primo è un racconto della sua infanzia vissuta a Firenze, mentre il secondo è un memoir su Roberto Bazlen, fondatore della casa editrice Adelphi, insieme a Luciano Foà.
Adelphi: una creatura di Roberto Calasso
Adelphi nasce nel 1965 e viene diretta e portata al suo massimo splendore dal direttore Roberto Calasso dal 1971. Egli poi divenne prima consigliere delegato e successivamente dal 1999, presidente della casa editrice. Grazie a Calasso, Adelphi si è trasformata in un marchio iconico. Difatti lo scrittore impostò il catalogo della casa editrice sulla letterature mitteleuropea e sulla mitologia classica. Per poi tradurre anche testi come “Ecce Homo” di Nietzsche e scrivere opere come “Il rosa Tiepolo” (2006), “Il cacciatore celeste” (2016) e tanti altri, che hanno reso Roberto Calasso uno dei più grandi creativi della letteratura italiana, da lui stesso resa una delle più grandi al mondo.