Serie A, De Siervo: “Stasera ci saranno 180 paesi collegati per la finale di Supercoppa, novità per i tifosi”
Oggi 22 gennaio a Riyadh il primo Snack Summit in partnership con Lega Serie A. La conferenza si propone di approfondire l’intricato processo di sviluppo e internazionalizzazione, tracciando il percorso della Lega Serie A “From Local to Global”.
Luigi De Siervo, CEO – Lega Serie A, ha rilasciato alcune dichiarazioni:
“Stasera ci saranno 180 paesi collegati con l’Arabia Saudita per la finale di Supercoppa, crediamo sarà la migliore mai organizzata qui: abbiamo un contratto di sei stagioni, per quattro edizioni saremo ospiti del governo Saudita a Riyadh con questa formula. Ribadiamo che ci saranno oltre 400 milioni di case, l’audience sarà importante in tutto il mondo e tutti apprezzeranno l’organizzazione di una area territoriale che negli ultimi anni si è aperta con grande attenzione al calcio giocato, ha un’età media interessante e dobbiamo cercare di fare in modo che il nostro brand sia sempre più aperto”
“Vorremo organizzare più attività per rappresentare il nostro calcio ed il nostro paese, il rapporto è un elemento molto grande e siamo contenti se il calcio diventa soft power con cui le aziende riescono a trovare le modalità con cui fare tesoro di queste relazioni. II calcio italiano deve trovare nuovi pubblici all’estero, lo fanno gli sport americani in Europa e nessuno si scandalizza. E nessuno deve fermare la Serie A nel suo percorso di internazionalizzazione. La nostra generazione ha aperto il mondo a questa idea e non deve fermarsi”
“Strategie future per i diritti tv? Fatta una scelta fondamentale con un gruppo di manager, internalizzate una serie di scelte e ci siamo costituiti come media company: da lì parte un progetto più ambizioso, nel resto del mondo dopo la bolla degli OTT quel mercato si è un po’ fermato e si è visto con la complessa vendita dei diritti domestici della Premier League, che resta un modello e che per mantenere il suo valore ha immesso sul mercato un 20% in più di gare. Questa difficoltà avviene perchè l’offerta è di intrattenimento e non soltanto di sport, la tipologia di abbonamento misura il reale interesse del pubblico. Apriremo una sede della Lega Serie A a Riyadh, in appoggio con la Federazione con cui abbiamo rapporto straordinario. Ne vorremo aprire una a Singapore, una in Africa, una in Sudamerica forse a Buenos Aires. Vogliamo essere vicini ai tifosi e ai clienti, costruire attività su base quotidiana avendo internalizzato una fabbrica di contenuti, in tutte le lingue del mondo”
“Pirateria? Abbiamo una normativa molto dura, responsabilizzato una autorità che in trenta minuti può chiudere ogni sorgente illegale. Il sistema degli Internet Provider cerca di bloccarci perché forse ci sono aree grigie: la Serie A perde non meno di 300 milioni di euro l’anno, e ci fa perdere strada negli investimenti”
“Entro Primavera apriremo una sede a Riyadh, entro giugno riusciremo con la sede in Asia, poi Sudamerica ad inizio 2025”
“Quanto vale il marchio Serie A? Noi fatturiamo come Lega un miliardo e mezzo, i fondi d’investimento ci hanno corteggiato per anni perchè abbiamo il potenziale più alto nei prossimi anni: dimostriamo di avere entusiasmo, di poter creare un movimento economico rilevate. Difficile fare una stima, ma lo stato di salute del calcio italiano è all’inizio di un ciclo positivo, i fondi ci hanno individuato come il target più appetibile del calcio mondiale. Prima di approcciare altre leghe, hanno cercato di lavorare con noi”
“Il centro di Lissone? Siamo sempre stati i primi ad investire in tecnologia nel mondo delle regole: goal line technology, il VAR, un centro VAR unico che raccoglie tutti i segnali della gara. La nostra radio propone approfondimenti ogni minuto, poi creiamo contenuti come ad esempio l’avventura della prima partita in Serie A di un arbitro donna”
“Innovazione del calcio italiano? Bisogna guardare al passato, tenere salda l’indole: siamo il partner ideale di federazioni emergenti per contribuire ad una crescita. In Italia si impara la parte tecnica e la parte tattica, il calcio non è la somma di talenti ma la capacità di farli giocare in un sistema di gioco organico. Da oltre tre anni abbiamo dotato i 20 club di un sistema di lettura dei dati con intelligenza artificiale, per dare agli staff la possibilità di leggere le singole situazioni inziando a prevedere soluzioni a determinate criticità. Questo sistema è stato sperimentato dai nostri coach e dal prossimo anno verrà dato ai tifosi: creeremo un canale di flusso con cui offriremo una serie di approfondimenti andando incontro alle nuove generazioni che non guardano la partita sul divano ma hanno sempre in mano cellulare e tablet per informazioni aggiuntive. L’obiettivo è portare la Serie A ad avere un proprio CRM, gestendo informazione diretta tra noi ed il tifoso: sarà rivoluzionario, perchè fino ad ora era mediato dai broadcaster. Ciò ci consentirà di creare un database ampio con cui avere interazione diretta e ribaltare il rapporto: prima erano le tv a comprare i diritti, ora diamo noi il contributo con un flusso bidirezionale con cui la Lega avrà una base di tifosi con cui costruire una strategia nuova”
Foto copertina: profilo Twitter Lega Serie A