Ritiro Castel di Sangro, ADL: “Dal 28 luglio al 12 agosto saremo in ritiro! Sul nuovo allenatore…”

Fonte: Twitter Official SSC Napoli

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha presentato in conferenza stampa a Palazzo Petrucci la seconda parte di ritiro che si terrà a Castel di Sangro. Insieme al patron azzurro anche il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio e il sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso. Queste le parole di ADL:

“Siamo molto contenti di ricevere chi rappresenta una Regione in continua evoluzione come l’Abruzzo. Da quest’anno ci sarà anche una Film Commission. L’Abruzzo si sta muovendo moltissimo e con le attrezzature sportive che ci sono… la presenza del Napoli ha determinato un grande innalzamento di interesse da parte di altre squadre di Serie A. L’anno scorso portai l’allenatore in seconda e in terza a Rivisondoli per un sopralluogo, con il nostro agronomo, per verificare che alle pendici del paese c’erano due campi di calcio perfetti per fare lo scarico senza portare i giocatori a Castel di Sangro, dopo le partite. C’era un sindaco che disse che spendevano 50mila euro l’anno. Marrone, sollevando una decina di centimetri, trovammo sotto di tutto e di più, dissi che servivano altri soldi, perché così poteva creare traumi a chi si allena. E’ sbagliato buttare denaro pubblico che non serve a nulla, bisognerebbe investire 2-300mila euro una tantum per fare i campi. Lo dissi a Marsilio. Ora si stanno muovendo, dato il riscontro che c’è stato per l’Abruzzo”.

Marco Marsilio:

“Credo che De Laurentiis abbia guadagnato la fiducia e la riconoscenza eterna della gente. C’è chi ha vinto con Maradona e chi ha vinto scoprendo tanti piccoli Maradona in giro per il mondo. Se il Bari vince lo spareggio avremo tre squadre di Serie A ad allenarsi sul nostro territorio, per cui faceva bene De Laurentiis a dirci di migliorare la nostra impiantistica sportiva. Se avessimo strutture di più alto livello avremmo la possibilità di incrementare questo veicolo di promozione importante. Attraverso il Calcio Napoli ci rivolgiamo a milioni di persone in tutto il mondo, visti i tanti tifosi del Napoli nel mondo. Affiancare il nome dell’Abruzzo a quello dei campioni d’Italia, far vedere le maglie con lo Scudetto saranno dei grandi momenti. Auguro al Napoli altri successi. Quest’anno ci sarà la possibilità di dare un corredo di allegria e gioia per completare l’esperienza del soggiorno e del turismo. Abbiamo concordato con la Fondazione dell Ferrovie dello Stato, che gestisce la Transiberiana d’Italia che porta da Sulmona a Roccaraso, nella seconda stazione più elevata d’Italia, una bella esperienza per incrementare il turismo. Abbiamo deciso di fare alcune corse speciali durante il ritiro per andare da Roccaraso a Sulmona e lì metteremo a disposizione i nostri treni, quelli della TUA, per allungare l’esperienza e portare i turisti sulla Costa dei Trabocchi. Per i tifosi che vogliono fare una giornata completa di turismo, scoprendo mare, monti e i paesaggi più belli, questo soggiorno a Castel di Sangro diventa anche l’occasione per avere un assaggio della nostra bella regione. Grazie per averci dato quest’opportunità, che sta aprendo a un mercato più ampio”.

Angelo Caruso:

“Ho messo lo stesso abito dello scorso anno, stesse scarpe, stesse calze. Per scaramanzia chiaramente, visto come andò l’anno scorso dopo quello slancio che ebbe il presidente (disse che il Napoli avrebbe provato a vincere lo Scudetto, ndr). E ho portato anche un dono, proprio come lo scorso anno. Noi abbiamo vissuto con grande emozione tutti i festeggiamenti che ci sono stati qui a Napoli, abbiamo festeggiato anche noi nel giorno in cui è stato vinto lo Scudetto, in una piazza che si chiama Piazza Plebiscito, come quella di Napoli. Da qui è scaturito l’entusiasmo ma anche la voglia di caratterizzare un ritiro. Immaginiamo di organizzare un trofeo di calcio, con una rappresentativa che mi auguro venga selezionata subito. L’allenatore lo trovate voi giornalisti (ride, ndr). Quando abbiamo esposto la Coppa Italia nel palasport facemmo un allestimento formidabile. Ospiteremo Gigi D’Alessio il 5 agosto, data definita, sempre nell’area sportiva. Poi ci sarà uno spettacolo di Massimiliano Gallo. Anche noi ci sentiamo appartenenti alla cultura partenopea, il nostro territorio ha origini partenopee. Infine vorremmo indire il concorso ‘Miss Scudetto 2023’, qualcuno mi ha suggerito di inserire De Laurentiis tra i giudici. Ma che non si voti solo la bellezza della ragazza, ma che si veda anche la qualità intellettiva e artistica”.

ADL:

“Ho ricevuto l’invito del Barcellona al Gamp, ho ringraziato e detto di no.

Poi ho ricevuto l’invito dal Manchester United per andare lì il 5 agosto, ma c’è Gigi D’Alessio nel nostro ritiro in Abruzzo e non posso.

Per me è importante fare venire squadre straniere a Castel di Sangro, il quando vedremo con il nuovo allenatore. Noi andremo a Castel di Sangro dal 28 luglio al 12 agosto. In quel periodo faremo almeno 3 partite con squadre straniere. Dobbiamo preparare al meglio la nuova stagione, siamo qui per investire al meglio il nostro tempo”.

Lei fu profetico l’anno scorso qui, cosa immagina per la prossima stagione e con chi?

“Con chi vedremo. Ieri era una lista di 22 stamattina è diventata di 40. È sempre molto un discorso che richiede tempo. Di questione tecnica che utilizzi il 4-3-3. Bisogna capire il carattere e vedere se sono culturalmente compatibili con la cultura partenopea. Io credo che abbiamo una squadra forte, abbiamo aperto un ciclo e mi auguro duri per anni. Adesso dobbiamo pensare a rafforzarci e fare meglio in Europa. A me ha data fastidio non la partita di Champions persa con il Milan, ma quella di campionato per 0-4. Non ci deve stare, non ci può stare e quindi ancora sto ripensando a quella bruttissima serata. Forse la peggiore dei miei 18 anni, ci sono rimasto male per la squadra, per l’allenatore e per i tifosi. Io spero di aver iniziato un ciclo, mi batterò per far sì che questo si possa ripetere”.

Entro quando l’allenatore?

“Io non mi pongo mai delle date. Il tempo limite è il 27 di giugno per avere l’allenatore. Perché poi ho 16 giorni per vedere come ci dobbiamo comportare. Io non ho bisogno di un manager”.

Ci sarà anche il capo della squadra Giuntoli? 

“Lui è il ds perché lo definisce capo. Lui è un direttore sportivo, ha un contratto con noi fino al 30 giugno 2024, quindi non vedo il motivo della domanda”.

Tra i nomi candidati alla panchina c’è anche qualcuno che ha già allenato il Napoli?

 “Ho un rapporto amicale con chi ha allenato il Napoli. Non farei del bene a nessuno a farlo ritornare, però mai dire mai”.

Stasera vedrà la finale di Conference League?

“Questa sera guarderò la Fiorentina, ma non perché sarei interessato ad Italiano. È un bravissimo allenatore ma è impegnato con la Fiorentina, non credo sia corretto andare a rompere gli equilibri di un club che la pensano come me. Poi se Italiano decidesse di rompere con il suo club lo prenderei in considerazione. Nella lista non è presente perché ha già un contratto”.

Altra domanda su Cristiano Giuntoli

“Ma perché dobbiamo parlare del direttore sportivo? Noi siamo qui per parlare dell’Abruzzo, non per parlare del direttore sportivo o dell’allenatore. Ho già detto ciò che è. Voi siete venuti qui per partecipare a una conferenza stampa sul ritiro. Il Napoli è considerato il 17esimo club al mondo, perché si deve parlare del direttore sportivo? Una figura per quanto importante non centrale per la prossima stagione, che non sarà basata su un direttore sportivo”.

In quali battaglie la Fiorentina è sua alleata?

“Non è che sono delle battaglie. Il calcio italiano è indietro di almeno dieci anni. Questo vuol dire che abbiamo molte cose da cambiare. Ma quelle cose che non andavano bene 5-10 anni fa non si possono cambiare oggi come le avremmo cambiate allora. Quando ti trovi in una Lega dove molte squadre sono proprietà di fondi, non avendo un rapporto con un proprietario presente come lo siamo noi da 18 anni, diventa una posizione complessa quella di portare avanti un discorso che sia associativo di industrie dell’intrattenimento e dello sport. Secondo me il cambiamento di rotta dei club calcistici non è mai stato percepito totalmente in Italia. Voi non ricordate, ma questa è sempre stata la mia battaglia. Quando nel ’99 venni con un assegno di 120 miliardi della BNL, feci tutto un discorso sullo stadio virtuale. Non ci capì un tubo nessuno. Il giorno dopo a Via XIV Maggio vennero alcuni giornalisti importanti che mi dissero ‘Che delusione ieri, pensavamo ci portasse questo o quel calciatore!’. Voltiamo pagina, andiamo al 2004, sto in vacanza a Capri e scopro che il Napoli non esiste più perché è fallito. Allora ho partecipato per comprare questo pezzo di carta per più di 30 milioni. A quel punto, prima riunione con voi giornalisti, faccio lo stesso discorso sullo stadio virtuale. Dalle scritture dei quotidiani vedo che non era qualcosa che fosse entrato nella vostra testa, pensai che non l’aveste capito. Un bel giorno vi convocai tutti, dopo la Serie A, e vi spiegai la differenza tra stadio reale e stadio virtuale, al fine di non leggere o vedere cose che mi offendono sulla vostra incapacità di capire. E da quel momento lì questo stadio virtuale è cresciuto, siamo passati ad altre televisioni, io dico da anni che dovremmo avere il nostro canale della Lega. E’ chiaro però che se hai dei fondi tra gli altri club, con chi parli? Chi sono i miei compagni di rotta? La Fiorentina la pensa come me, Friedkin della Roma la pensa come me, Scaroni del Milan, che è un top manager, la pensa come me. Quindi bisogna capire chi sono quelli interessati alle vie più semplici. Io spiego che se vengono i fondi, voi dovete spiegarmi questi fondi cosa ne sanno di calcio. E cosa ne sanno di attività imprenditoriale dell’intrattenimento. In fondo il calcio è un intrattenimento, una partita di calcio non sai mai come finirà e questo crea un fascino maggiore rispetto al cinema, dove il finale lo conosci. Fare il driver di un club calcistico non è semplice, bisogna avere skills e conoscenza. Io sono un imprenditore, le mie progettualità non sono mai scriteriate. Io vengo dalla matematica, che non è un’opinione”.

Per il sindaco Caruso, ci sono ancora posti per i giorni del ritiro? Una informazione per i tifosi.

“I numeri sono positivi, siamo già quasi sold out. Nel cuore del territorio non c’è posto, a 60 chilometri sì”.

Grazie a tutti e buona serata!

Angelo La Marca

Start typing and press Enter to search