Razzisti, violenti e xenofobi: a Roma tifosi impuniti e Salvini? Muto!

Quello che è accaduto nella capitale ha avuto come vergognosi protagonisti sia una parte degli ultrà laziali che romani. Ed io mi chiedo: come fanno tanti napoletani, campani e meridionali a sostenere il Ministro, Vice premier e capo della Lega?

Ha più volte dichiarato che grazie ai suoi provvedimenti l’Italia ha finalmente sconfitto l’insicurezza. È stato anche capace di conquistare un certo consenso a Napoli e al Sud, dopo anni di campagne anti meridionaliste. È bastato impersonare il ruolo del cattivo che sbatte i pugni sul tavolo dell’Europa, impedendo a decine di povere persone – in fuga dalla loro patria – di sbarcare nel nostro Paese.

Insomma Matteo Salvini è la nuova star della politica italiana. I sondaggi lo danno alle stelle e i media, dalle tv e i giornali ai social media, non hanno spazio che per lui e le sue “gesta”. Un uomo solo e forte al comando, proprio come piace ad una gran parte del popolo italiano, delusa dagli ultimi 30 anni di mala politica (che però ha forse dimenticato di come la Lega, non solo è stata protagonista di questo trentennio, ma ancora deve essere in grado di spiegarci che fine hanno fatto ben 47 milioni di euro magicamente spariti).

Ma sulla questione razzismo, un tema sul quale il Ministro e Vice premier dovrebbe essere molto preparato considerati i suoi trascorsi politici, Salvini ha calato un grandissimo 2 di picche. Esatto, in merito alla questione delle discriminazioni che sono avvenute fuori e dentro gli stadi, in occasione delle ultime partite (a cominciare da quel famoso Inter Napoli giocata durante lo scorso Boxing day), il leader del Carroccio ha mostrato indifferenza oltre ad aver sottovalutato la questione.

Ora, fotografia scattata in compagnia di un capo ultrà del Milan – con una condanna per spaccio alle spalle – a parte, Salvini si è detto contrario alla possibile decisione del Napoli di abbandonare il campo nel caso in cui si dovessero risentire i cori razzisti dagli spalti. Dal canto suo, la società azzurra con l’allenatore Carlo Ancelotti in prima linea, ha ribadito che tale soluzione sarà presa lo stesso in considerazione, se il direttore di gara non provvederà a sospendere il match, nel rispetto delle norme previste dal regolamento.

Ma nel frattempo a Roma è accaduto un episodio, anzi due, davvero incredibili e soprattutto gravi. Le parti più estremiste delle tifoserie di Lazio, prima, e Roma poi, hanno manifestato tutta la loro violenza, fisica, verbale e ideologica. Hanno iniziato i biancocelesti che in occasione di alcuni festeggiamenti hanno messo a ferro e fuoco la capitale scontrandosi con dei poliziotti e ferendone alcuni. Quella giallorossa, ha invece firmato un altro capolavoro xenofobo e antisemita stampando e diffondendo dei volantini di cui non voglio neanche riportare il testo e che hanno riguardato anche noi napoletani.

E sapete qual è stata la reazione di Super Matteo? Il nulla e il silenzio. Proprio così, Salvini non ha rilasciato particolari dichiarazioni e non ha fatto nessun gesto. Eppure da uno come lui, pronto a punire chiunque commetta uno sbaglio, sbattendolo in galera e buttando via la chiave, ci si sarebbe aspettati almeno una foto pubblicata su Instagram e Facebook che lo avrebbe mostrato impegnato in una “dura” colazione corredata da qualche frase ad effetto.

E invece niente di niente. Così i criminali che riempiono le curve dello stadio Olimpico resteranno ancora impuniti. E non è la prima volta che è successo. È come se a Roma ci fosse una bolla protettiva che garantisce ai violenti massima tranquillità e serenità. Tutto questo dovrebbero ricordarselo alle prossime elezioni quei meridionali che lo scorso mese di marzo hanno messo una “X” sul simbolo leghista. Errare è umano ma perseverare sarebbe diabolico. “…questa Lega è una vergogna…“, cantava Pino Daniele. Dopo tanti anni il grande cantautore e musicista ha ancora ragione.

Andrea Aversa

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