Problemi sul mercato: assenza di strategia o mancanza consapevole di un progetto?

Alla base di un club calcistico, in quanto azienda vera e propria, vi sono obbiettivi imprenditoriali ben precisi: investire è la parola d’ordine, ma non è l’unica componente necessaria. Innanzitutto occorre fissare un budget ben preciso al quale verrà affiancata una delineata strategia di Marketing, insomma un piano vero e proprio; senza di esso gran parte degli obbiettivi prefissati andranno scemando nel corso del tempo, danneggiando notevolmente la struttura interna della società, in questo caso della squadra. Il Napoli, ad esempio, sta riscontrando molteplici difficoltà per quanto riguarda sia le operazioni in entrata che in uscita durante questa sessione estiva di mercato; il nocciolo del problema? Le fondamenta del progetto. La stagione di Serie A 2020/2021 avrà inizio tra dieci giorni e gli azzurri hanno ufficializzato solamente tre colpi, quali Osimhen, Rrahmani e Petagna; quest’ultimi rappresentano individualmente buone alternative per Mister Gattuso, ma sicuramente i partenopei necessitano di ulteriori rinforzi al fine di competere per le zone alte della classifica. Ad oggi la società di Aurelio De Laurentiis è priva di un terzino, un centrale che sostituisca Koulibaly, e di un degno centrocampista dalle caratteristiche analoghe a quelle di Allan. Stando alle parole del patron, il club starebbe aspettando di finalizzare alcune trattative in uscita, tra queste vi sono quelle di Ounas, Younes, Luperto, Ciciretti, Llorente e così via. I primi sono giocatori le cui caratteristiche attraggono particolarmente club di media-bassa classifica di Serie A, al contempo il loro cartellino fa discutere gli acquirenti, De Laurentiis chiede cifre spropositate tenendo conto della loro giovane età; per quanto riguarda l’attaccante spagnolo, molte squadre vorrebbero far di lui il perno della zona offensiva del campo, ma l’ostacolo resta l’elevato ingaggio da lui recepito, ovvero 4,5 milioni di euro. Altra incognita è Milik, il polacco non ha ancora trovato una destinazione in quanto Juventus e Roma, le pretendenti in pole, preferirebbero comprarlo a parametro zero l’anno prossimo, piuttosto che sborsare milioni di euro in questa sessione. Anche in questo caso l’errore risiede nel mancato rinnovo dell’anno scorso, così come per Koulibaly, il quale una volta dichiarato sul mercato dal presidente ha perso notevolmente valore; il Manchester City infatti ha preferito attendere un altro anno sfruttando il ribasso del cartellino, massimizzando così la qualità rispetto al costo. Esempi che fanno pensare, l’assenza di strategia spesso pesa di più rispetto a quella del budget.

Renato Oliviero

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