Prima Napoli Poi il Napoli- La fila alla mensa dei poveri deve far riflettere

“Prima Napoli poi il Napoli” sono le parole riportate su un vecchio stendardo Partenopeo.

Dietro queste parole c’è un principio morale molto profondo, dettato dall’amore prioritario che ogni vero tifoso prova per Napoli. Senza questo amore incondizionato per la città, mancherebbe la motivazione fondamentale per cui tifare il Napoli, non a caso (non mi stancherò mai di dirlo) il calcio è uno sport di rappresentanza territoriale.

Detto questo, capirete perché in quest’articolo ho scelto di parlarvi di una situazione importantissima che sta vivendo la nostra città, che non può passare inosservata.

In questi giorni difficili per tutti, sappiamo benissimo che è stata attivata una rete di solidarietà vastissima per aiutare i più bisognosi, dal momento che l’emergenza coronavirus ha sollevato grosse difficoltà economiche.

Ebbene, è emerso agli occhi di tutti un ulteriore fenomeno contro cui combattere, ovvero quello della “fame”, perché è ovvio che anche questa fa paura. Così come devono far paura le conseguenze che possono esserci se lo stato cammina più lento dell’antistato.

Nella giornata di ieri, nei pressi della mensa dei poveri del Carmine (zona porto), è stata rilevata una fila lunghissima di persone in attesa di ottenere un pasto caldo.

È importante evidenziare come sia stato rispettato il distanziamento sociale, con indispensabile buon senso da parte dei bisognosi in fila.

È evidente che siamo davanti ad una bellissima iniziativa nata dall’infinita solidarietà di questo popolo, ma altrettanto infinite non possono essere purtroppo le risorse.

A pochi giorni dalla fase 2 dell’emergenza, stiamo per compiere il primo passo verso la ripresa economica, con l’auspicio e la speranza che possa verificarsi nel migliore dei modi, e soprattutto che non si facciano passi indietro e che non manchi il buon senso da parte di nessuno.

Raffaele Accetta

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