Perché lo Shakhtar punta sui calciatori brasiliani?
Perché lo Shakhtar punta sui calciatori brasiliani?
Scopriamo perché ed in che modo lo Shakhtar Donetsk punta sui brasiliani. Tra le fila degli ucraini, dal 2004, ne sono passati 32 di cui 23 direttamente dal Brasile. Tra questi i più rilevanti sono stati Fred, Fernandinho, Douglas Costa, Willian e Alex Texeira che hanno portato nelle casse del club ben 214 milioni. Vengono acquistati da molto giovani, infatti l’età media in quel momento è di 19,87 anni.
Per far si che i calciatori non vengano bruciati sono divisi in tre categorie: adattamento precoce, adattamento tardivo e non adattamento. Del primo punto fanno parte quei giocatori che si adattano sin da subito, del secondo quelli che in massimo tre stagioni danno una massima resa e dell’ultimo quelli che non riescono ad adattarsi e vengono poi ceduti.
Questa politica la riassume bene il caso di Alan Patrick che è passato da essere inadatto a colonna portante della squadra: è arrivato nei minatori nel 2011 ma non è riuscito a far esplodere il suo talento così è stato ceduto in prestito all’Internacional poi al Palmeiras ed infine al Flamengo e da quando è tornato è uno degli interpreti più importanti per il team.
Questo tipo di investimento dello Shakhtar ha portato i suoi frutti anche fuori dal campo, infatti, nonostante i danni causati dalla guerra in Ucraina, il club è riuscito a rimanere in attivo. Lo riporta cronachedispogliatoio.it.
Alfonso Oliva
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