Ogni lasciata è persa: AdL cosa aspetti?

E’ paradossale che un allenatore in grado di recuperare mentalmente e fisicamente il Napoli, dopo il famoso ammutinamento da parte dello spogliatoio verso “Re Carlo”, sia ancora in scadenza di contratto.
L’allenatore che ha portato una Coppa Italia con astuzia e umiltà, dopo una perdita in famiglia, in periodo storico drammatico, non è stato ancora confermato. Gattuso ad oggi, ha un anno di contratto, rinnovato dal 10 giugno 2020 al 30 giugno 2021, passando dai 750.000€ dei primi sei mesi, al milione e mezzo netto. Poi le due parti si divideranno. Nonostante il legame che subito si è andato a creare tra la piazza, felice di vedere un uomo prima e allenatore poi, abbia riportato carisma, gioco e continuità.
Gattuso ha conquistato i napoletani perché semplicemente è stato se stesso. Senza i soliti paroloni. Senza le promesse di rito. Dalla prima conferenza stampa ha affermato “questa squadra non merita il posto in classifica che ha ora e ho il dovere di provare a riportarla al riparo”. Parole che non tutti avrebbero pronunciato con i soli 6 punti di distacco dalla zona retrocessione. Un baratro. Un incubo per chiunque fosse tifoso del Napoli.
Eppure queste concretezze non sono bastate a convincere il Presidente De Laurentiis a confermare e prolungare il contratto di Rino Gattuso. Non c’è stata la famosa frase sui quotidiani sportivi “Rino Ferguson, legato a vita al Napoli”. No, non c’è mai stata nemmeno la sensazione che potesse essere così. Certo, AdL ha sempre parlato bene dell’ex centrocampista del Milan e della Nazionale, invitandolo anche per un weekend nella sua villa a Capri. L’ha definito sempre come un uomo non venale, un uomo di passione, come lo definirebbe De Crescenzo, uno che non è attaccato alle cose materiali bensì alla semplice passione. Nel caso di Gennaro Gattuso, la passione per il calcio.
Nonostante se ne sia parlato ma non ci siano conferme su carta, l’allenatore del Napoli si è visto confermare quasi tutti i desideri di mercato pronunciati al genio della lampada azzurra: Giuntoli. Infatti sin da gennaio, dopo appena un mese di gestione, chiese gli acquisti di Demme e Lobotka. Per rinforzare un centrocampo pieno di lacune, fisiche e d’idee. Si è visto prendere un esterno destro come Politano, che potesse accentrarsi per lo stesso movimento e contromovimento che fa Lorenzo Insigne nella fascia opposta.

Nel mercato estivo, si fa per dire, ha trovato subito accontentata la sua richiesta più importante (e più costosa) ovvero l’acquisto di un attaccante. Il bomber di razza che mancava, da venti gol a stagione. Anzi, GLI attaccanti. Poiché con il ritiro pre-campionato si è presentato agli allenamenti (con un ritardo dovuto al Covid-19) anche Andrea Petagna, preso proprio per sopperire alla mancanza di stazza fisica e senso della posizione in attacco. L’acquisto che dovrebbe far impazzire Gattuso, però è un altro. Il più costoso della storia azzurra di AdL: Victor Oshimen. Con cui va peraltro molto d’accordo, come affermano anche le foto pubblicate dal nigeriano sul suo profilo Twitter.

Il recupero mentale di Lozano sarà sicuramente una delle priorità per Gattuso e una delle richieste specifiche del Presidente (avendo sborsato anche per lui una bella somma). La valorizzazione dei giovani presenti in rosa e la conferma dei pezzi pregiati che durante la stagione scorsa non sono stati al top (Zielinski, Fabian). La consacrazione di Alex Meret come portiere titolare e saracinesca azzurra, anche con l’aiuto “tecnico” di David Ospina.
Tutte richieste più che lecite e vedendo i risultati sono rose che non dovrebbero far fatica a fiorire. Un ingranaggio però fa ancora fatica a girare a pieno ritmo. Il Napoli, i suoi giocatori e soprattutto i suoi tifosi, hanno bisogno di capire quali siano le intenzioni per risolvere il nodo contrattuale tra Gattuso e la società azzurra. Confermare gli acquisti richiesti, cercare profili che possano coprire i ruoli in cui c’è bisogno di intervenire è sinonimo di fiducia in quella persona. Altrimenti è solo uno spreco di tempo e denaro. Che non confermando lo stesso profilo tecnico potrebbero non rivelarsi utili al nuovo progetto tecnico.
C’è bisogno che il Presidente azzurro metta su carta la fiducia che tanto decanta nei confronti dell’attuale allenatore azzurro. I tifosi hanno scelto lui come l’uomo che deve gestire squadra e spogliatoio. Invece lei Presidente?
Matteo Sorrentino