Nostalgia di Curva

Casa è la definizione di un luogo nel quale ci si sente protetti, sicuri, a proprio agio. Questo concetto accresce il suo valore con il tempo, con le esperienze vissute, ma soprattutto può variare da persona a persona; c’è chi trova la propria casa nella musica, in un hobby, o in alcuni casi in un determinato luogo, per gli amanti del calcio ad esempio la curva potrebbe essere la rappresentazione pratica. Quest’ultima è sinonimo di gioia, sofferenza, follia e goliardia allo stesso tempo, e solo coloro che hanno assistito ad almeno una partita in quel determinato settore possono capire. I primi gradini, quelli che affacciano direttamente sul campo, fanno immaginare quasi come per magia, cosa accadrà al fischio del direttore di gara, l’atmosfera che si respirerà minuto per minuto, secondo per secondo. La curva infatti, è sinonimo di casa e può essere paragonata addirittura ad una madre, in quanto assiste ad ogni tuo successo e ad ogni tua sconfitta, partecipa alla tua crescita, accompagnandoti ogni anno nella buona e nella cattiva sorte. Ogni minima esperienza in quel settore sviluppa interiormente a ciascun tifoso come un senso di appartenenza, di amore, di rispetto nei confronti di quella che può apparire una semplice fetta di uno stadio enorme, ma che in realtà ne è il cuore pulsante, il fulcro, la linfa vitale. Il sostenitore della propria squadra del cuore al fischio finale di una partita è già ansioso ed eccitato per l’inizio della prossima, carico per sostenere i calciatori, la propria maglia con canti, coreografie e striscioni, e sa bene che sarà accompagnato da tantissimi altri come lui, i quali, allo stesso modo, uniti dai medesimi ideali, lo accoglieranno come si fa all’interno di una famiglia, o più precisamente in una casa. Purtroppo anche i legami più saldi, spesso, vengono ostacolati da forze esterne e questo momento dell’umanità ce lo sta dimostrando. Il virus, infatti, ha fatto sì che la maggior parte delle attività sportive siano bloccate fino a data da destinarsi ed ogni amante del pallone o dello sport in generale, sente dentro di se una nostalgia frustrante; ma dopo la tempesta torna sempre il sole, così come si tornerà ad esultare, a piangere, a gridare, ad arrabbiarsi, ma nella buona o nella cattiva sorte si tornerà a sostenere la maglia, nello stesso ed identico settore di sempre, la curva. Casa, dunque, come citato all’inizio, rappresenta un posto dove si sta bene, dove si conciliano i pensieri; un luogo al quale si sente di appartenere e che ti incita a lottare per esso, per garantirgli il meglio, ed ovviamente quando ti viene strappato dalle mani, ti manca, ti manca tanto, quasi come l’ossigeno. Tutto tornerà come prima e tutti torneremo a casa, cara curva ci manchi tanto.

Renato Oliviero

                         

Redattore di La parola del Tifoso

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